L’Italia ha già allentato i piani per imporre entro un giorno un’imposta aggiuntiva sugli utili bancari in eccesso. Gli investitori, presi dal panico dopo l’annuncio della misura, hanno venduto le loro azioni nelle banche italiane. Per accontentarli, il governo ha fissato un tetto alla tassa aggiuntiva.
Il vice primo ministro italiano Matteo Salvini ha annunciato oggi, martedì, l’imposizione di un’imposta del 40% sugli utili bancari in eccesso. Riguarda i profitti extra che le banche stanno realizzando ora perché la Banca Centrale Europea ha alzato così tanto i tassi di interesse nell’ultimo anno.
Poiché anche i tassi di interesse sui prestiti delle banche europee sono in aumento, ora guadagnano di più. Soprattutto perché i tassi di interesse sui risparmi non aumentano così rapidamente. Non solo in Italia, ma anche in altri paesi, le banche vedono aumentare i loro profitti. Ad esempio, ING e ABN AMRO hanno raddoppiato i loro profitti nel secondo trimestre rispetto all’anno precedente.
L’Italia voleva raccogliere 2 miliardi di euro attraverso la sovrattassa, tra le altre cose, per sostenere gli acquirenti per la prima volta nel mercato immobiliare.
Gli investitori non hanno apprezzato l’impatto potenzialmente significativo dell’imposta aggiuntiva. Martedì le banche in Italia hanno perso tra il 5 e il 10% del valore di mercato delle loro azioni. L’importo complessivo ammonta a circa 9 miliardi di euro. Ciò ha influenzato negativamente anche i tassi bancari di altri paesi europei.
Il governo italiano ha ora stabilito che l’imposta aggiuntiva non potrà superare lo 0,1% del totale attivo della banca. Ciò significa che l’impatto potrebbe essere cinque volte inferiore rispetto al piano originale. Di conseguenza, mercoledì i tassi bancari italiani si sono parzialmente ripresi.
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Italië gaat overwinsten banken aanpakken met extra belasting