I ricercatori britannici affermano che le emissioni di anidride carbonica provenienti dall’industria possono già tecnicamente essere in gran parte fermate. Secondo i loro calcoli, attraverso una combinazione di tecnologie immediatamente applicabili e tecnologie già sviluppate, le emissioni industriali potrebbero essere ridotte di circa l’85%. Il problema più grande per raggiungere questo obiettivo non sono le conoscenze tecniche, bensì i costi.
I ricercatori dell'Università di Leeds, tra gli altri, hanno esaminato diversi settori, tra cui l'industria siderurgica e chimica, l'industria alimentare e il settore dell'alluminio. Secondo loro, la riduzione delle emissioni dell'85% può essere raggiunta attraverso l'effettiva applicazione di tecnologie promettenti su larga scala.
I ricercatori vedono un ruolo importante, tra gli altri, nella cattura e nello stoccaggio di idrogeno, elettricità e anidride carbonica. Secondo loro, la biomassa può anche aiutare a ridurre le emissioni, anche se secondo altri ricercatori ciò non è auspicabile perché può portare all’inquinamento atmosferico e alla deforestazione.
ostacolo
I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Joule. Gli scienziati si rendono conto che la tecnologia non può semplicemente risolvere tutti i problemi. I costi sono spesso il più grande ostacolo. Secondo gli scienziati, ad esempio, la gestione di impianti industriali con elettricità che può essere generata in modo sostenibile costa solitamente da due a tre volte di più rispetto alla gestione di impianti industriali che utilizzano combustibili fossili come gas naturale o carbone.
Anche le infrastrutture svolgono un ruolo importante, dicono. “Se la cattura e lo stoccaggio della CO2 sono necessari, ma i mezzi per trasportarla non sono disponibili, ciò rallenterà il processo di riduzione delle emissioni”, spiegano i ricercatori. “C'è ancora molto lavoro da fare.”
