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Le agenzie di stampa internazionali hanno riferito che il presidente tunisino Saied rifiuta di accettare il sostegno finanziario dell’Unione Europea. Si tratta di 127 milioni di euro promessi al paese dalla Commissione europea il mese scorso.
Secondo la Tunisia, questo importo è molto basso e contraddice gli accordi conclusi nell’accordo sull’immigrazione concluso con l’Unione Europea alcuni mesi fa. Questa sarà la prima somma di denaro trasferita in Tunisia.
Alla conclusione dell’accordo, l’Unione Europea ha promesso 1 miliardo di euro di aiuti al paese nordafricano, che avrebbero dovuto limitare fortemente il flusso migratorio verso l’Europa. È necessario investire denaro anche nel Paese, in modo che la debole economia possa essere rafforzata.
La decisione di Saied potrebbe mettere a repentaglio l’accordo sulla migrazione. La settimana scorsa la Tunisia ha rinviato la visita di una delegazione della Commissione europea, che avrebbe dovuto discutere i dettagli dell’accordo. Gli accordi al momento restano vaghi. Il mese scorso è stato rifiutato l’ingresso nel paese anche a cinque membri del Parlamento europeo.
Molte critiche
L’operazione non ha ancora portato ai risultati sperati. Dalla Tunisia, molti migranti africani prendono le barche per raggiungere l’Europa, il che non è diminuito. Ad agosto, un gran numero di migranti è arrivato sull’isola italiana di Lampedusa.
L’accordo è stato concluso a luglio con la presidente della Commissione von der Leyen, il primo ministro italiano Meloni e il primo ministro Rutte. L’accordo ha ricevuto molte critiche anche da molti paesi europei. Il presidente Saied assume una posizione autoritaria e tiene il suo paese in una morsa mortale.
Inoltre, ci sono molte preoccupazioni riguardo alle violazioni dei diritti umani. Le organizzazioni per i diritti umani hanno segnalato che la situazione degli immigrati nel paese potrebbe peggiorare ulteriormente. Nei giorni successivi all’annuncio dell’accordo, decine di migranti africani sono morti dopo essere stati abbandonati nel deserto.
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