Accordo con la Tunisia
Il 16 luglio, a Tunisi, erano ancora fianco a fianco il primo ministro Rutte, la collega italiana Meloni e la presidente della Commissione europea von der Leyen. Hanno riso e stretto la mano al presidente tunisino Said chiamandolo “Team Europa”, un’alleanza ad hoc senza status giuridico: l'”accordo Tunisia” era reale.
L’Unione Europea fornirà fondi per sostenere l’economia locale e in cambio la Tunisia fermerà le persone che vogliono entrare in gran numero nell’Unione Europea. Il primo ministro Ruth Ha menzionato l’accordo su Twitter “Si tratta di una pietra miliare reale e necessaria per un migliore controllo della lotta contro l’immigrazione clandestina”.
Irreale
In Notizie & Co Il corrispondente da Bruxelles Kesiah Hexter spiega perché l’accordo non ha funzionato: “Qui a Bruxelles e nelle altre capitali europee diranno che l’accordo non ha ancora funzionato. Ma tutte le persone con cui ho parlato dietro le quinte pensano che non fosse realistico per concludere un accordo.” L’accordo porterà a risultati rapidi”.
Tuttavia, i politici preoccupati hanno deciso di portare effettivamente avanti l’accordo. “Le persone che lo sapevano avevano ragione, ed è così che vedi quei numeri adesso.”
Già prima della conclusione dell’accordo si era criticato il fatto che l’UE avrebbe trattato con il presidente tunisino, il quale, oltre alle sue caratteristiche dittatoriali, è noto soprattutto per essere molto imprevedibile. L’Unione Europea spera che l’enorme aumento delle partenze di migranti finisca questo mese.
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