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L'agenzia di rating S&P ha alzato il rating dell'Italia. Questa è la prima volta in circa 30 anni, secondo l'agenzia di stampa Reuters. L’Italia deve questo aumento al miglioramento dei dati sulla crescita economica, all’aumento degli investimenti, alla diminuzione della disoccupazione e al miglioramento del settore bancario.
L’Italia è la terza economia più grande dell’Eurozona. Standard & Poor's ha declassato il rating del paese negli ultimi decenni da AA+ a BBB-, appena al di sopra del cosiddetto status spazzatura. Il nuovo rating è ora BBB.
Altre due importanti agenzie di rating (Moody's) hanno confermato e declassato l'Italia (Fitch) nei loro rating all'inizio di quest'anno. Minore è l’affidabilità creditizia di un paese, maggiori saranno gli interessi che quel paese dovrà pagare se vuole prendere in prestito denaro dai mercati dei capitali.
Banche del rischio
Il governo ha rivisto le previsioni all’inizio di quest’anno. Invece di una crescita economica dell’1,1%, l’Italia prevede una crescita dell’1,5% quest’anno. L’anno successivo il tasso di crescita è stato aumentato da 1 a 1,5.
Standard & Poor's scrive nel suo rapporto che i rischi nelle banche italiane sono diminuiti. Il settore ha sofferto molto a causa dei crediti inesigibili e diverse banche erano in gravi difficoltà. Il governo è dovuto intervenire per salvare queste istituzioni. All’inizio di questo mese, la Banca Centrale Italiana ha dichiarato che il numero di prestiti difficili o impossibili da riscuotere aveva raggiunto il livello più basso da luglio 2014.
Situazione politica
Standard & Poor's cita l'elevato debito pubblico come uno dei rischi per l'economia italiana. Si prevede che questa cifra diminuirà leggermente l’anno prossimo, dal 131,6 al 130% del PIL. L’Italia ha il rapporto debito pubblico più alto dell’intera Unione Europea dopo la Grecia.
Un altro rischio, secondo Standard & Poor's, è l'instabilità della situazione politica nel Paese. È probabile che in Italia si terranno le elezioni il prossimo marzo. Nei sondaggi di opinione, il partito al potere guidato dal primo ministro Paolo Gentiloni è in ritardo rispetto al Movimento Cinque Stelle guidato da Beppe Grillo.
L'ex primo ministro Renzi ha reagito felicemente alla notizia. Ha scritto su Twitter che dopo anni di duro lavoro, Standard & Poor's ha finalmente alzato il suo rating creditizio.