I media ufficiali hanno affermato che il governo saudita sta espellendo l’ambasciatore del Libano. Il diplomatico libanese ha 48 ore per lasciare il Paese. L’ambasciatore saudita a Beirut, a sua volta, dovrebbe tornare in Arabia Saudita il prima possibile. Il governo ha anche bloccato le importazioni dal Libano.
L’azione diplomatica è stata motivata dalle dichiarazioni del ministro dell’Informazione libanese Qardahi sull’intervento militare in Yemen, iniziato nel 2015 e guidato, tra gli altri, dall’Arabia Saudita. In un’intervista televisiva ad agosto, ha descritto quella guerra come “ridicola”. Ha parlato anche di un attacco dall’Arabia Saudita e dagli Emirati Arabi Uniti.
Gli screenshot della conversazione sono diventati virali sui social media questa settimana. Al momento dell’intervista, Kordahi non era ancora ministro: lo è diventato solo a settembre, avendo lavorato come presentatore televisivo.
Nello Yemen, i ribelli Houthi, sostenuti dall’Iran, stanno combattendo il governo sostenuto dall’Arabia Saudita e dagli Emirati Arabi Uniti. Le Nazioni Unite hanno classificato la guerra come la peggiore crisi umanitaria del mondo.
Il primo ministro libanese Mikati si è detto dispiaciuto per le azioni saudite, ma continua a lavorare per ripristinare il rapporto.
Hizb allah
Le tensioni sono già aumentate di recente tra Arabia Saudita e Libano Al Jazeera. Ciò è dovuto principalmente all’influenza del gruppo combattente Hezbollah in Libano, che secondo l’Arabia Saudita è diventato troppo grande. Il ministro Qardahi simpatizza con un partito politico legato a Hezbollah.
L’Arabia Saudita considera Hezbollah un movimento terroristico, proprio come molti altri Paesi. L’Unione Europea ha inserito l’ala militare del movimento nella lista dei terroristi nel 2013.
Il Libano soffre da anni di crisi economiche e tensioni politiche. La devastante esplosione dello scorso anno nel porto della capitale, Beirut, ha esacerbato la crisi del Paese.