Le aziende europee sono alla frenetica ricerca di nuovi prestiti di emergenza


Foto: ANP

Le aziende alle prese con l’aumento dell’inflazione e l’aumento dei costi operativi sono alla disperata ricerca di nuova liquidità a breve termine. L’agenzia di stampa finanziaria Bloomberg ha analizzato che la misura in cui le aziende stanno effettuando ricerche ora è paragonabile alla situazione durante il culmine della crisi di Corona nel 2020.

Le aziende europee stipulano strutture che scadono in due anni o meno. Pertanto, la durata è molto più breve della durata media dei prestiti a cinque anni. Quest’anno si sono assicurati 76 miliardi di euro in finanziamenti a breve termine. Si tratta del secondo importo più alto di sempre dopo i 153 miliardi di euro forniti nel 2020, secondo i dati di Bloomberg.

Gli esperti affermano che l’aumento dei finanziamenti di emergenza è un segnale preoccupante. Soprattutto ora che le banche centrali stanno lavorando così duramente per tenere sotto controllo l’aumento dell’inflazione. La scorsa settimana la Banca centrale europea ha raddoppiato il suo tasso di interesse di riferimento portandolo al livello più alto da oltre un decennio, mentre la Federal Reserve statunitense dovrebbe continuare ad aumentare drasticamente i tassi. La Federal Reserve deciderà i tassi di interesse giovedì.

Il numero di transazioni è determinato da fattori quali l’aumento dei prezzi delle materie prime, l’aspettativa di una maggiore volatilità dei prezzi e l’incertezza dei prezzi, secondo gli esperti di Credit Agricole Corporation e Investment Bank. Secondo Credit Agricole, le aziende stanno prendendo sempre più in prestito per ottenere finanziamenti alle imprese pubbliche.

Proprio la scorsa settimana, il produttore di dispositivi medici Philips ha ricevuto un prestito di 1 miliardo di euro con scadenza a 12 mesi “alla luce dei recenti sviluppi e della volatilità del mercato”. Altre società che hanno richiesto prestiti a breve termine includono l’utility italiana Enel, il costruttore di camion tedesco Daimler Truck e la società energetica svizzera Axpo.

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I prestiti delle società dei settori dell’energia e dei servizi pubblici rappresentano i due terzi del totale di quest’anno. All’inizio di quest’anno, i commercianti di materie prime si sono affrettati ad attirare tali risorse dopo che l’invasione russa dell’Ucraina ha fatto salire i prezzi alle stelle. La volatilità del mercato obbligazionario ha anche spinto alcune società a contrarre prestiti a breve termine per coprire le scadenze imminenti dei propri debiti.

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