Lo hanno confermato il governatore della regione di Luhansk e lo stato maggiore dell’Ucraina.
feroci battaglie
Da settimane nella regione sono in corso pesanti combattimenti da parte degli eserciti ucraino e russo. Soprattutto perché Severodonetsk, pesantemente assediata, è l’obiettivo dei russi. La città è quasi interamente di proprietà della Russia.
I combattimenti ruotano principalmente attorno all’impianto di azoto chimico. Questa è l’unica parte della città che è ancora nelle mani dell’Ucraina. Centinaia di civili si nascondono nella fabbrica.
Ci sono combattimenti anche nelle vicinanze di Severodonetsk. Il governatore Serhiy Hayday ha dichiarato che i russi avevano preso il controllo di Toshkivka. “Sfortunatamente, il nemico ha lanciato enormi quantità di armi e soldati su di esso e ha catturato Tochkivka”. Lo hanno affermato lunedì i separatisti filo-russi nel Donbas.
L’esercito ucraino ha anche riferito della cattura di Biddlesen e Myrna Dolina, a sud di Lysichansk.
distruzione catastrofica
Heidi ha detto che Lysichansk è sotto costante fuoco di artiglieria, ma i difensori stanno ancora resistendo. Ha descritto gli attacchi come una “distruzione catastrofica” della città.
Secondo il governatore di Luhansk, alle forze russe è stato ordinato di prendere il controllo dell’intera regione entro il 26 giugno. Secondo lui, questo non è possibile.
Anche al nord, nella regione di Kharkov, sono caduti i missili russi. Il governatore Oleg Sinhoipov ha riferito che 15 civili sono stati uccisi negli attacchi.
Nessuna esportazione di grano
La guerra ha impedito all’Ucraina di esportare grano per diversi mesi. Prima dell’invasione della Russia, il paese era uno dei maggiori esportatori di grano al mondo. Ecco perché questa settimana una delegazione militare turca si recherà in Russia per discutere l’apertura di corridoi sul Mar Nero. Anche i prodotti alimentari russi possono essere esportati attraverso questa rotta, ha riferito il quotidiano turco Haber Turk, citando fonti presidenziali.
Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha confermato i colloqui con l’agenzia di stampa russa TASS. Si prevede che se le parti si accordano sul libero passaggio, entro sei-otto mesi potrebbero essere spedite da 30 a 35 milioni di tonnellate di grano.
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