L’Italia sta affrontando la peggiore siccità degli ultimi anni. Molti fiumi, come il Po nel nord del Paese, sono ai livelli più bassi degli ultimi 70 anni. Le immagini satellitari dell’Agenzia spaziale europea (ESA) mostrano la gravità della situazione.
La foto a sinistra è stata scattata a giugno 2020. L’immagine a destra mostra la stessa posizione, ma nel giugno 2022. Due anni fa, l’area era ancora verde. Quest’anno è molto secco. L’immagine satellitare dell’ESA mostra che i livelli dell’acqua nel fiume più lungo d’Italia sono scesi ai minimi storici.
Gli agricoltori italiani temono il peggio. Bo è stato notevolmente ridotto poiché l’acqua salata si è infiltrata in miglia di sponde del fiume alla foce del Mare Adriatico. Un terzo della produzione agricola italiana rischia di andare perso.
I livelli dell’acqua nel Po, che scorre dalle Alpi a ovest fino a Venezia a est, all’inizio dell’estate sono inferiori dell’80 per cento rispetto al normale. Ciò è dovuto alla poca pioggia in primavera. Inoltre, lo scorso inverno è caduta poca neve sulle montagne, causando la chiusura della fornitura di acqua di disgelo più velocemente del solito. In Italia si perde un po’ d’acqua a causa di tubazioni mal mantenute.
Emergenza
La scorsa settimana il governo di Mario Draghi ha dichiarato lo stato di emergenza in cinque regioni del nord. Si tratta di Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna e Friuli-Venezia Giulia.
Lo stato di emergenza nella Bowen Valley resta in vigore fino al 31 dicembre 2022. La mossa rende più facile per il governo mobilitare fondi e finanziamenti per combattere gli effetti della siccità. Roma ha messo a disposizione delle Regioni 36,5 milioni di euro. Il denaro dovrebbe essere utilizzato per modernizzare il sistema di gasdotti, riabilitare pozzi e costruire piccole dighe.
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