Punti chiave
- La Banca d'Italia attribuisce il crescente pessimismo delle imprese al perdurare dell'incertezza economica e politica.
- Il divario tra le aziende che si aspettano una contrazione economica nel quarto trimestre e quelle che si aspettano un miglioramento si è ampliato a 14 punti percentuali.
- Le aziende si aspettano che l'inflazione raggiunga l'1,7% nei prossimi 12 mesi, in aumento rispetto all'1,4% dell'indagine precedente.
Le imprese italiane sono sempre più pessimiste sulle prospettive economiche del Paese. La Banca d’Italia attribuisce questo cambiamento alla continua incertezza economica e politica in un recente sondaggio pubblicato martedì.
I dati indicano che l’economia italiana sta rallentando. Sia la banca centrale che l'autorità di controllo del bilancio UPB hanno affermato che soddisfare le previsioni di crescita dell'1% del governo per quest'anno sarebbe una sfida a seguito di una revisione ISTAT dei dati sul PIL del primo e del secondo trimestre. Il divario tra le aziende che prevedono un rallentamento economico nel quarto trimestre e quelle che prevedono un miglioramento si è ampliato a 14 punti percentuali, un aumento significativo rispetto al divario di 7 punti percentuali dell’indagine precedente.
Motivi di pessimismo
L’indagine condotta dalla Banca d’Italia evidenzia che sono soprattutto l’incertezza economica e politica, nonché le preoccupazioni circa le fluttuazioni dei prezzi dell’energia, a guidare queste previsioni negative. Il sentiment nel settore dei servizi è peggiorato in modo significativo, con i pessimisti che ora superano gli ottimisti di due punti percentuali. Si tratta di un calo rispetto al sondaggio precedente, in cui gli ottimisti erano avanti di due punti simili.
Previsioni economiche
Il sondaggio mostra anche che le aziende prevedono che l’inflazione salirà all’1,7% nei prossimi 12 mesi, rispetto all’1,4% del sondaggio precedente. Queste aspettative contrastano con l'attuale tasso di inflazione annuale dell'Italia pari allo 0,8% a settembre.
Dettagli del sondaggio
IL ricognizione L'analisi della Banca d'Italia è stata condotta tra il 26 agosto e il 16 settembre tra le imprese italiane dell'industria e dei servizi con almeno 50 dipendenti.
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