Noos Notizie•
Per la prima volta dall’invasione russa, l’Ucraina intende aumentare significativamente le tasse di guerra. D’ora in poi i cittadini pagheranno non l’1,5%, ma il 5% del loro reddito annuo in tasse di guerra. Per i prestatori di servizio militare continua ad applicarsi la vecchia aliquota.
Le aziende e gli imprenditori dovranno fare i conti con tassi più elevati. Per le banche l’imposta sugli utili sarà del 50%. Agli altri istituti finanziari verrà applicata una tassa del 25%. I lavoratori autonomi prima ne erano esentati, ma presto dovranno contribuire al fondo di guerra.
Il Parlamento di Kiev ha approvato oggi il progetto di legge. Il presidente Zelenskyj deve ancora ratificarlo, ma si tratta di una formalità. Una volta firmato il documento, l’aumento delle tasse verrà applicato retroattivamente al 1° ottobre.
Grandi preoccupazioni finanziarie
Secondo le autorità questa misura è necessaria per finanziare la guerra contro la Russia. A più di 950 giorni dall'invasione dell'esercito russo, la fine della guerra non è ancora in vista. Nonostante tutto il sostegno militare e finanziario da parte dell’Occidente, l’Ucraina si trova ad affrontare un deficit di bilancio. Secondo Kiev, quest’anno serviranno ancora quasi 12 miliardi di euro per le spese per la difesa.
La Russia sta guadagnando sempre più terreno nell'est del paese e l'Ucraina occupa un'area nella regione russa di Kursk. Ogni giorno le città ucraine sono esposte al fuoco di artiglieria, missili e droni. Con l’avvicinarsi dell’inverno, si rinnovano i timori di diffuse interruzioni di corrente dovute agli attacchi aerei russi.
Una procedura impopolare
Nonostante la consapevolezza che servono più soldi, l'aumento delle tasse suscita anche critiche tra gli ucraini, scrive Quotidiano indipendente di Kiev.
Secondo l'agenzia di stampa Reuters, l'Ucraina ha ricevuto finora quasi 100 miliardi di euro di aiuti finanziari dall'Occidente. A causa della continua violenza della guerra, il paese è diventato sempre più dipendente da questo sostegno. Anche le aziende pubbliche ucraine vengono ampiamente privatizzate e vendute a investitori stranieri per coprire il deficit.
Prestito multimiliardario con beni russi
Ieri è stato annunciato che il prestito europeo di 35 miliardi di euro all’Ucraina ha fatto un ulteriore passo avanti. I paesi dell’Unione Europea hanno accettato il piano di utilizzare i beni russi congelati come garanzia per questo enorme prestito. Questa misura senza precedenti necessita ancora dell’approvazione del Parlamento europeo.
Si stima che più di 200 miliardi di euro di asset russi si trovino all’interno dell’Unione Europea. A causa delle sanzioni imposte a Mosca, questi beni sono congelati da più di due anni. Secondo il piano, gli interessi di questi depositi serviranno da garanzia se l’Ucraina non sarà in grado di rimborsare il prestito di 1 miliardo di dollari. La Russia chiama questa azione un furto.