L’Etiopia ha annunciato domenica che il bacino della controversa diga sul Nilo è stato riempito. Il Paese considera questa diga fondamentale per stimolare l’economia, ma Egitto e Sudan considerano il progetto una seria minaccia per le loro riserve idriche.
Domenica l’Etiopia ha annunciato il completamento della quarta e ultima fase di riempimento del bacino. La diga fa parte di una centrale idroelettrica sul Nilo Azzurro, che ha origine in Etiopia.
La costruzione della Grande Diga Rinascimentale Etiope (GERD) è iniziata nel 2011 ed è costata circa 3,75 miliardi di euro. La diga è considerata cruciale per promuovere lo sviluppo economico in Etiopia. Il paese spera di diventare il più grande esportatore di energia dell’Africa, grazie in parte alla diga Renaissance, che dovrebbe avere una capacità di oltre 6.000 megawatt.
Il progetto riscuote meno entusiasmo nei vicini Sudan ed Egitto, dove scorre anche il fiume Nilo. Questi paesi temono che la diga costituisca una minaccia per le loro riserve idriche e per questo si oppongono da anni al progetto.
I tre paesi stanno negoziando il progetto da anni. Tali negoziati sono stati sospesi nel 2021, ma recentemente ripresi. Ora sono di nuovo in linea. Domenica, il Ministero degli Affari Esteri egiziano ha definito “illegale” il riempimento del bacino idrico della diga del Nilo.
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