L'implacabile icona del cinema italiano Gina La Lollobrigida ha affrontato le più grandi star e aveva sempre una macchina fotografica con sé

L'apice della sua carriera fu negli anni '50 e '60, ma Gina Lollobrigida rimase un nome familiare. Come la sua contemporanea Sophia Loren, si è fatta un nome nel cinema italiano del dopoguerra. Lollobrigida morì all'età di 95 anni.

Marco Moorman

L'attrice, fotografa e politica italiana Luigia “Gina” Lollobrigida, morta a Roma, raramente metteva piede fuori casa senza essere circondata da uno sciame di fotografi e giornalisti, come se si muovesse costantemente nella propria nuvola. dolce Vita. Come se lei stessa fosse la schietta incarnazione di quella dolce vita italiana, come tutto il mondo l'aveva conosciuta dal cinema italiano del dopoguerra.

Come la sua collega Sophia Loren, di generazione leggermente più giovane (nata nel 1934), fece il suo debutto nel popolare circuito dei concorsi di bellezza del dopoguerra, la strada più breve verso le colonne dei fumetti, delle graphic novel e del Piccolo Libro Nero dei produttori cinematografici, sempre alla ricerca di nuove stelle nell'industria cinematografica in crescita. Lollobrigida nasce a Subiaco, un piccolo paese vicino Roma, figlia di un mobiliere. Un ambiente povero e austero, dove una visita segreta (e peccaminosa) al cinema locale portava a percosse, mi raccontò poi, anche per l'intervistatore televisivo olandese Ivo Nyhei, che visitò la sua enorme casa sulla Via Appia. Gina è stata “un sex symbol da un'epoca in cui quella parola poteva ancora essere usata” (secondo Niehe). In quell’occasione parlò anche di sua zia Childonia, che era la donna più anziana del Paese con i suoi 113 anni, indicatore di buoni geni all’interno della famiglia.

È apparsa in film italiani fin dalla tenera età e ha attirato l'attenzione internazionale nel 1947 quando si è classificata terza al concorso Miss Italia. Fu Howard Hughes, l'eccentrico milionario, costruttore di aerei e produttore cinematografico (RKO Pictures) a volerle far firmare nel 1950 un contratto che prevedeva tre film all'anno e un trasferimento negli Stati Uniti. Il suo rifiuto di lasciare l'Italia portò ad un conflitto con Hughes e fu il primo indizio che la sua carriera sarebbe stata segnata dalla testardaggine. In termini pratici, significava anche che non era in grado di produrre film negli Stati Uniti al culmine della sua popolarità; Per le produzioni americane girate in Europa.

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Lollobrigida nel 1955.Immagine di Getty Images

“Parte, Amory.”

C'è qualcosa da dire per definire Sophia Loren l'attrice migliore tra le due star italiane, che in parte hanno seguito lo stesso percorso verso la celebrità. Non c'è dubbio che Lollobrigida avesse un grande talento comico, ma non le furono offerti i ruoli che resero la Loren una delle più grandi attrici europee degli anni '60 e '70 (e la prima attrice a vincere un Oscar per un ruolo non inglese). Anche se ciò non ha ostacolato del tutto la popolarità di La Lollobrigida. In Lollobrigida mancava la sobrietà che caratterizzava la Loren, se non altro per l'influenza del marito, il produttore cinematografico Carlo Ponti.

Ha superato la popolarità Divieto, AmoryBread, Love, il primo dei quali fu anche il suo successo internazionale nel 1953 (fu nominato ai BAFTA). Il film di Luigi Comencini conteneva tutti gli elementi comuni alle commedie italiane degli anni Cinquanta. L'attenzione si è concentrata sulla grande attrice/regista Vittoria De Sica (l'uomo dietro il film classico Ladri di biciclette) nei panni di un pomposo commissario di polizia che finisce in un immaginario e idilliaco villaggio italiano nell'Italia centrale; Non dissimile dal villaggio originario di Lollobridgeda. Qui interpreta il ruolo della bellezza ribelle del villaggio, Maria de Retis, che attira l'attenzione di tutti. È del tutto indimenticabile che la statua arrivi a cavallo, seduta su un asino. Erano film in cui l'autorità spirituale e secolare veniva derisa e alla fine vincevano i poveri abitanti del villaggio.

Parte, materia e fantasia Fu un enorme successo e Lollobrigida tornò un anno dopo nello stesso ruolo, dopodiché Sophia Loren assunse il ruolo per la terza parte di questa trilogia (conosciuta come Scandalo a Sorrento) subentrò come avversario di De Sica. Nel 1953 interpretò anche uno dei ruoli principali nel suo primo film in lingua inglese, Superare il diavolo di John Huston, registrato in Italia. In quegli anni incontrò star come Humphrey Bogart, Errol Flynn, Tony Curtis e Anthony Quinn, le più grandi star maschili degli anni '50. A volte diceva anche di no ai ruoli (conflitti con futuri registi) o si perdeva un ruolo in un film di Fellini La dolce vita Perché – ha detto – suo marito ha perso la sceneggiatura.

Lollobrigida dentro

Lollobrigida in “La Morte ha fatto l'uovo”.Immagine di Getty Images

Mahatma Gandhi

Alla fine degli anni '60 la sua carriera cinematografica raggiunse l'apice, ma da allora iniziò una nuova carriera come artista visiva. Nel 1973 pubblica il primo numero di libri illustrati. Italia mia (L'Italia è il mio paeseHa dimostrato di portare sempre con sé una macchina fotografica, attraverso la quale registrava i suoi incontri con i grandi del suo tempo. Ma teneva d'occhio anche le piccole storie che le si svolgevano davanti per strada.

Negli ultimi anni si è affermata anche come politica, candidandosi per un seggio al Parlamento europeo per il partito di Romano Prodi nel 1999. L'anno scorso, all'età di 95 anni, ha fatto un altro tentativo di entrare al Senato, ispirata da esso, ha detto in un'intervista al Washingtonian Post. Corriere della Sera Ha detto Mahatma e Indira Gandhi, che erano “buoni amici”.

Gina Lollobrigida in tre film

Parte, Amore e Fantasia (1953). Commedia classica italiana di Luigi Comincini. È stata una star dal momento in cui è apparsa nella foto sul dorso di un asino.

La donna più bella del mondo (1955). Film biografico di Robert Z. Leonard per il soprano italiano Lina Cavalieri. Lollobrigida canta lei stessa e vince un Oscar italiano.

Il Gobbo di Notre Dame (1956). Un adattamento del romanzo classico di Victor Hugo, interpreta Esmeralda accanto ad Anthony Quinn nei panni del Gobbo.

null Foto d'archivio Pittman

Archivio immagini Pittman

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