L’indice AEX della Borsa di Amsterdam ha chiuso in rialzo lunedì dopo una giornata di negoziazione irregolare. Altrove in Europa, anche gli indicatori di tasso sono di colore verde. La calma nel settore bancario sembrava essere tornata in qualche modo sui mercati finanziari dopo l’acquisizione del travagliato Credit Suisse da parte della più grande rivale svizzera UBS domenica.
L’indice AEX ha infine chiuso in rialzo dello 0,9% a 729,05 punti. All’inizio della giornata, l’indicatore principale su Beursplein 5 è sceso bruscamente. L’indice MedCap è salito dello 0,1% a 936,42 punti. I mercati azionari di Londra, Parigi e Francoforte sono saliti dell’1,3%. L’indice SMI è salito a Zurigo dello 0,3%.
Sebbene il Credit Suisse sia stato salvato dal collasso, gli azionisti della banca hanno subito una perdita significativa dall’acquisizione. UBS paga circa 3 miliardi di euro al Credit Suisse, mentre venerdì la banca valeva ancora circa 7,6 miliardi di euro. Anche alcuni obbligazionisti del Credit Suisse hanno subito enormi perdite. Pertanto, gli investitori nel settore finanziario rimangono preoccupati per il valore dei loro investimenti nel settore bancario. Credit Suisse è sceso di oltre il 56%, ma UBS è salita dell’1,5%.
Christine Lagarde, presidente della Banca centrale europea, ha accolto con favore la “azione rapida” intrapresa dalle autorità svizzere nei confronti del Credit Suisse e ha sottolineato che il sistema bancario nell’eurozona è resiliente agli shock.
Sull’AEX, la compagnia assicurativa ASR, che lunedì è stata promossa all’indice principale, ha aperto la strada con un aumento dei prezzi del 3,3%, seguita dalla sua omologa industriale Aegon (più 2,5%). ABN AMRO, anch’essa quotata nei principali fondi da lunedì, è salita dell’1,5%. Tuttavia, le azioni ING sono scese dello 0,7%.
Altre banche in Europa possono contare sugli interessi. Ad esempio, la Commerzbank di Francoforte ha registrato un aumento dell’1,5%, ma la Deutsche Bank, la più grande banca tedesca, ha perso lo 0,5%. A Parigi, BNP Paribas, la più grande banca francese, è salita dell’1,7% in valore. Il leader di mercato italiano UniCredit è cresciuto del 2,4% a Milano, mentre lo spagnolo Santander è cresciuto del 2,8% a Madrid.
L’euro si è attestato a 1,0695 dollari, rispetto a 1,0667 dollari, alla chiusura delle contrattazioni della Borsa europea di venerdì. Il prezzo di un barile di petrolio statunitense è inferiore dell’1,2% a $ 65,92. Il petrolio Brent è sceso dell’1% a 72,30 dollari al barile.
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