L’Italia impedisce alla Cina di acquisire la produzione di semi

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© Università e ricerca di Wageningen

L’Italia sta bloccando l’acquisizione del produttore di sementi orticole italo-americano Verizem da parte dell’azienda agraria cinese Syngenta. Un funzionario del governo ha affermato che il gabinetto italiano del primo ministro Drake si è opposto all’accordo.

Goldreti, un influente gruppo di difesa dell’agricoltura italiana, ha discusso a Roma contro la crescente alluvione cinese nel settore agricolo. Dal 2012 in Italia sono stati banditi quattro accordi con investitori esteri, tre dei quali sono stati messi all’asta da soggetti cinesi interessati.

È la prima volta che il governo italiano usa la legge per proteggere le aziende strategiche da acquirenti stranieri nel settore agricolo. La decisione non è stata ancora resa pubblica, poiché sono in corso colloqui dietro le quinte con il comproprietario statunitense di Verizem.

Sovranità alimentare

Syngenta ha sede in Svizzera, ma Chem fa parte della società statale cinese Sinochem. L’azienda statale opera in una varietà di settori, compresi i prodotti per la protezione delle colture. Verizem, che opera in Italia, Stati Uniti, Francia, Russia e Slovenia, ha una grande conoscenza scientifica ed è quindi di importanza strategica per la sovranità alimentare.

I cinesi vogliono acquistare l’investitore finanziario statunitense Payne Schwartz e il partner Verizom per circa 200 milioni di euro. Secondo Goldretty, l’acquisizione sposterà l’equilibrio strategico globale per la produzione di semi verso l’Asia, lasciando due dei tre semi nelle mani di quattro multinazionali straniere.

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