L’Italia introduce la vaccinazione obbligatoria per gli over 50: ‘Stiamo guardando i dati’

Stazione di vaccinazione a Bolzano, Italia.  Statua di Francesca Volpi / Getty

Stazione di vaccinazione a Bolzano, Italia.Statua di Francesca Volpi / Getty

E lunedì sera Draghi sembrava un po’ stanco “sotto questa miriade di chiamate agli italiani che non sono stati vaccinati, di farlo”. Il primo ministro italiano è stato finora più conservatore del suo omologo francese Emmanuel Macron, che la scorsa settimana ha affermato che l’obiettivo era rendere sempre più difficile per i non vaccinati.

Ma se Draghi non lo dice in molte parole, la sua politica va nella stessa direzione: da lunedì l’Italia utilizza una base 2G in bar, ristoranti, hotel, palestre, piscine e persino i trasporti pubblici. Non c’è stato nessun lockdown in Italia quest’inverno, e se dipendesse dal governo, non ci sarebbe nessun lockdown.

Invece, l’Italia aderisce a una rigorosa politica 2G, che ora è simile alla chiusura delle persone non vaccinate. Presto avranno libero accesso solo ai servizi di base come farmacie e supermercati. Per gli uffici governativi, devono avere un test negativo a partire dal 1 febbraio. Parrucchieri ed estetisti sono soggetti alla politica 3G a partire dalla prossima settimana.

Impegno vaccinale

Le regole riguardano la vita di circa il 10 per cento degli italiani di età superiore ai 12 anni, che non hanno ancora ricevuto una sola dose di vaccino. Per i più grandi c’è anche l’obbligo generale di vaccinare. Questo sarà comunque mantenuto sul posto di lavoro. Esiste una politica 3G da ottobre, ma per le persone con più di 50 anni, questa cambierà in una politica 2G da metà febbraio.

Rimane immateriale l’aspetto delle forze dell’ordine per gli over 50 che non lavorano per un presidente: il governo ha annunciato che verrà comminata una multa una tantum di 100 euro, ma secondo i fautori dell’obbligo è troppo poco misura efficace. . facciamo. Inoltre, non è chiaro come debba essere inflitta l’ammenda.

Draghi ha difeso le misure rigide facendo appello alla scienza: “La pressione sugli ospedali ora è dovuta principalmente all’impatto del virus sulle persone non vaccinate”, ha affermato il presidente del Consiglio. “E quelli di età superiore ai 50 anni corrono rischi maggiori”. Due terzi delle persone in terapia intensiva non sono vaccinate, anche se costituiscono solo il 10 per cento della popolazione.

Draghi ha anche commentato le critiche ricevute per il caos dell’apertura della scuola dopo le vacanze di Natale. Diversi amministratori regionali gli hanno chiesto di tenere chiuse le scuole, ma il presidente del Consiglio si è attenuto alla decisione di riaprire: “La scuola deve essere l’ultima a chiudere. Non ha senso chiudere le scuole, mentre i giovani possono andare insieme la sera.

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