L’Occidente deve riconsiderare il trattato sui rifugiati delle Nazioni Unite

Il ministro dell’Interno britannico Suella Braverman

Noos Notizie

Il ministro degli Interni britannico Braverman ritiene che i politici dei paesi occidentali dovrebbero prendere in considerazione la riforma del trattato sui rifugiati delle Nazioni Unite. Lo ha detto in un discorso tenuto a un think tank conservatore negli Stati Uniti. Ha descritto i flussi migratori incontrollati come una “sfida esistenziale” per l’Occidente.

La Convenzione di Ginevra sui rifugiati del 1951 garantisce l’ammissione delle persone perseguitate nel loro Paese a causa della loro religione o delle loro convinzioni politiche. Le persone non dovrebbero essere riportate in luoghi in cui la loro vita o la loro libertà sarebbero minacciate. Secondo Braverman, bisogna considerare se il trattato e il modo in cui viene interpretato dai tribunali sia ancora appropriato “per i nostri tempi moderni”.

Il ministro ha descritto come insostenibile il numero di persone che ora possono beneficiare di asilo. “Abbiamo creato un sistema di offerta quasi illimitata, che incoraggia milioni di persone a tentare la fortuna, pur sapendo benissimo che non abbiamo la capacità di soddisfare nemmeno una piccola parte della domanda”.

Braverman ha poi chiesto una politica di asilo più selettiva. “Vorrei essere chiaro: ci sono grandi parti del mondo dove è molto difficile essere gay o donna. Quando le persone sono perseguitate, è giusto che offriamo loro protezione. Ma non saremo in grado di mantenere un asilo”. sistema se è sufficiente essere gay o donna e temere discriminazioni” nel tuo Paese di origine per avere diritto alla protezione”.

nuova legge

La ministra è nota per le sue posizioni forti sull’immigrazione, che rappresenta un tema importante anche nelle elezioni previste nel Regno Unito l’anno prossimo. Una nuova legge recentemente approvata dal governo del Primo Ministro Sunak consente ai migranti che attraversano la Manica verso il Regno Unito di essere immediatamente trattenuti sulle imbarcazioni. Le persone devono poi essere rimpatriate nel paese di origine o in un altro paese, senza avere la possibilità di presentare domanda di asilo.

A tal fine, lo scorso anno il governo britannico ha firmato un accordo con il Ruanda, secondo il quale i migranti possono essere inviati indipendentemente dalla loro origine. Tuttavia, l’accordo con il paese dell’Africa orientale è stato sospeso a causa di controversie legali. I critici ritengono che il piano equivalga all’abolizione del diritto di asilo.

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