L’animale aveva dormito nel letto dei suoi proprietari infetti e quindi aveva contratto l’infezione. Gli esperti dell’OMS sapevano che una cosa del genere era “teoricamente” possibile. Questa contaminazione aumenta il rischio di pericolose mutazioni.
Isolare dagli animali domestici
La rivista medica The Lancet ha riportato la ferita di un levriero italiano di quattro anni a Parigi. L’animale, di proprietà di due uomini conviventi e in una relazione aperta, ha manifestato diversi sintomi, tra cui le caratteristiche vesciche.
Le persone con vaiolo delle scimmie sono ora consigliate di isolarsi non solo dalle altre persone ma anche dagli animali domestici, secondo le linee guida ufficiali dell’OMS. Rosamund Lewis, esperta di vaiolo delle scimmie presso l’Organizzazione mondiale della sanità, afferma che l’infezione da uomo a animale può essere particolarmente pericolosa “perché il virus può mutare in modo diverso”.
Lewis afferma che la contaminazione di un cane non è necessariamente motivo di preoccupazione. “Diventa pericoloso quando il virus si diffonde ad altre specie animali, infettando un altro tipo di animale. Quindi il virus può mutare rapidamente”.
35.000 feriti
Il virus Monkeypox è stato originariamente identificato nel 1958 e il primo essere umano infettato nel 1970. Fino a poco tempo, il virus circolava solo nei paesi dell’Africa centrale, ma dall’inizio di quest’anno sono state segnalate oltre 35.000 infezioni in 92 paesi, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità. Quindi il mese scorso, l’OMS ha dichiarato il vaiolo delle scimmie un rischio per la salute pubblica internazionale.
Il virus si diffonde attraverso il contatto pelle a pelle, ma può essere diffuso anche condividendo vestiti o lenzuola. Gli uomini che hanno rapporti sessuali con uomini sono attualmente principalmente infettati dal virus, ma chiunque può prenderlo.