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Lunedì Israele ha annunciato il blocco, dopo il quale, tra le altre cose, è stata interrotta la fornitura di elettricità. La Striscia di Gaza dipende fortemente da Israele per l’elettricità.
Mercoledì scorso il fornitore locale di energia ha dichiarato di voler passare all’energia solare, ma si aspetta anche che ciò non sarà sufficiente a fornire energia a tutti i palestinesi nell’area densamente popolata.
La mancanza di elettricità fa sì che di notte l’intera zona sia immersa nell’oscurità, i telefoni non si possono più caricare e i televisori non funzionano. Di conseguenza, è difficile per i residenti seguire le notizie, dice Al Jazeera. Gli ospedali funzionano ancora con generatori di emergenza, ma probabilmente dureranno solo da due a quattro giorni.
Il blocco impedisce inoltre che carburante, cibo e medicinali raggiungano la Striscia di Gaza, dove vivono due milioni di persone. Le organizzazioni per i diritti umani sono profondamente preoccupate per la situazione umanitaria della popolazione palestinese.

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