Nel cortile accanto a casa dove galoppavano i bambini, ho sentito i raggi del sole bruciarmi sulla pelle, e proprio quando ho pensato: Se solo fossi un animale, ho sentito mia figlia di 7 anni chiedere: “Posso la accarezziamo, signora?”
Ho aperto gli occhi e ho visto le mie figlie in piedi accanto a una donna con un branco di cani. La conoscevo bene, una figura nota in paese, una persona simpatica, coi capelli a sbuffo, bionda e snella, una piccola amica con un lungo cappotto afghano, che sembrava ancora più piccola per via dei suoi cani. Erano in tre: una specie di mastino e due uomini di mezza età, dei quali almeno uno doveva essere stato salvato da una strada greca o romana. Mi aveva detto in precedenti incontri dei suoi piani per portare tutto con sé in Spagna, il sole e la casa e il pezzo di terra, di cos’altro poteva aver bisogno una persona, ma non è successo, guai, cose spagnole, ha guardato lei con uno sguardo che conosceva.
Beh, non lo sapevo affatto, perché non riesco a immaginare di passare le mie giornate in un pezzo polveroso dell’entroterra spagnolo, figuriamoci avere tre cani intorno a me, perché non vado molto d’accordo con quegli animali. Per quelli che ora ringhiano per la mia fretta: non ho niente contro i cani, ma le persone che hanno cani hanno la stessa stranezza delle persone che hanno figli, e cioè che pensano che gli altri li amino altrettanto. Quante volte sei tenuto in ostaggio dalle storie sull’addestramento dei cuccioli e quante volte ascolti educatamente lo sviluppo di un animale che non conosci?
Anche questa lingua, è la proprietaria di questo, mamma, annusa e si coccola e sì, sei un dolce cane, vero, sei un dolce cane di mamma, fa la cassa e implora e vola, e solo come pensi: Whoa, non posso più andare avanti, e poi iniziano a parlare del campo di corsa nel parco, wow, come stanno tutti quei cani che giocano tra loro laggiù! Anche l’incontro non è più possibile senza la presenza del cane.
Voglio essere facile in casi come questo, sì amico, portalo con te, ma poi l’animale in questione deve essere stato allevato, e diciamocelo, qui torna utile il paragone con i bambini, che a volte manca. E così penso tranquillamente, mentre un tale animale divora cibo per gatti e poi mi lecca accuratamente le mani: non voglio la mia bava in casa mia, non voglio che mi annusi l’inguine o mi salti addosso, e io sono già non serviva affatto ad alleggerire tutte le diluizioni, Non fa niente. No, questo doveva essere aggiunto, diceva mia madre, perché non l’ho preso da uno sconosciuto.
Così mi stavo allenando, là fuori al sole nel cortile accanto a casa nostra, mentre quei tre cani, Adel, si sono fatti prendere cura di tutte le attenzioni delle mie figlie. “Guarda quelle piccole gambe”, dissi alla donna, mentre guardavamo Frida, strillando, ringhiando dietro al cane più piccolo. La donna annuì. “Sì, cosa sarebbe, 12k, qualcosa del genere.” Ho annuito, non del tutto sicuro, è un po’ che non andiamo all’ufficio di consulenza.
Poi ha detto con un sorriso: “Cammina con tutti”.
Beh, in realtà non era poi così male.
«Be’, è solo giovane, naturalmente, vero?» disse.
Nel silenzio che seguì, lo sentii arrivare. “Anche se devi contare sette volte negli anni canini, ovviamente.”
Dico che le persone con cani che si prendono cura solo di se stesse hanno qualcosa in comune con le persone che hanno figli.