Un olandese di 68 anni è stato arrestato all’aeroporto di Malta dopo aver tentato di imbarcarsi su un volo per il Regno Unito con una scatola piena di uccelli impagliati.
Venerdì gli agenti della polizia aeroportuale hanno controllato il contenuto della scatola con l’aiuto dei dipendenti dell’Autorità per l’Ambiente e le Dogane. Con loro sorpresa, hanno trovato quindici esemplari imbalsamati di diversi tipi di uccelli a cui mancava la licenza di esportazione. Inoltre, secondo un rapporto dei media dello stato insulare dell’Europa meridionale, tredici uccelli sono risultati essere specie protette a livello internazionale.
Gli uccelli sono stati confiscati in attesa di ulteriori accertamenti sulla loro provenienza. L’olandese è stato arrestato e sabato è comparso davanti alla Procura, che lo ha accusato e ha deciso di tenerlo in custodia cautelare. Poiché il 60enne si è dichiarato “non colpevole”, la cauzione non è stata possibile. La polizia sospetta che l’uomo faccia parte di un giro di contrabbando internazionale.
vigilanza
L’arresto, secondo l’Agenzia per l’ambiente, illustra quanto sia pericoloso il commercio di animali selvatici e l’elusione delle norme sull’importazione e sull’esportazione introdotte per proteggere le specie in via di estinzione. “Questo incidente evidenzia la necessità di maggiore vigilanza e applicazione delle norme per frenare tali attività illegali”.
Le specie di uccelli protette coinvolte non sono state rese note. Né se si tratta delle specie che rientrano nel cosiddetto Trattato CITES trappole. Lo scopo è prevenire l’estinzione di specie animali e vegetali allo stato selvatico o il forte calo del loro numero a causa del commercio internazionale. Il commercio è vietato per alcune specie protette. L’accordo riguarda gli animali vivi e morti.
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