“La nostra capacità di mantenere i contatti sociali è messa a dura prova – ha detto il Papa -. C’è una crescente tendenza a ritirarsi ea fare tutto da soli. C’è anche il pericolo a livello internazionale di evitare il dialogo”.
I bambini piangono in Yemen
Come di consueto, il Papa ha richiamato l’attenzione sulle tante tensioni e conflitti nel mondo. Ha citato la Siria, dove è in atto una guerra civile da più di un decennio, ma ha citato anche Iraq, Libano, Afghanistan, Myanmar, Ucraina, Etiopia, Israele e Territori palestinesi.
Francesco ha anche chiesto al mondo di “ascoltare le grida dei bambini dello Yemen”, secondo il Papa, “una tragedia colossale, ignorata da tutti, silenziosa da anni, che miete ogni giorno nuove morti”.
Spuntino di mezzanotte
Ieri sera, il papa 85enne ha celebrato la messa di mezzanotte nella Basilica di San Pietro davanti a circa 1.500 persone. La messa è iniziata alle 19:30. Un periodo di permanenza dello scorso anno, quando ciò si rendeva necessario a causa del coprifuoco in Italia.
Francesco ha chiamato collettivamente all’umiltà. Per il Papa il Natale è un momento in cui si ignora il “riconoscimento sociale”. Ha anche indicato che Gesù è nato in povertà.
“Fanatico della musica. Risolutore di problemi professionale. Lettore. Ninja televisivo pluripremiato.”