Più applicazioni IA per via della privacy sotto lente d’ingrandimento in Italia

A proposito del capitolo

ChatGPT è stato brevemente bandito in Italia la scorsa primavera per aver violato le nostre leggi sulla privacy ai sensi del GDPR. In tale contesto, l’organismo di controllo dei dati italiano vuole esplorare a fondo ancora più applicazioni di intelligenza artificiale.

L’autorità, chiamata Garante, indagherà anche sulle piattaforme AI, ha riferito l’agenzia di stampa Reuters. Uno dei relatori afferma che ci sarà un’ampia revisione delle applicazioni relative all’IA generativa e all’apprendimento automatico. Per migliorare le cose, stanno cercando di aggiungere tre esperti di intelligenza artificiale al loro team dal già forte team di 144.

Guaranty ha precedentemente bandito la replica del chatbot AI personalizzabile e multato ClearView, noto per il suo software di riconoscimento facciale. I giganti della tecnologia che scommettono sull’intelligenza artificiale sono già diffidenti nei confronti della legge europea sulla privacy e dei cani da guardia che dovrebbero farla rispettare: il GDPR potrebbe essere il motivo per cui l’app AI di Google Bart non è ancora disponibile nell’UE, ma è disponibile in altre parti del mondo.

Anche in questo aggiornamento tecnico:

  • TikTok sta andando in tribunale nel Montana per vietare l’app e sembra utilizzare questa situazione attuale per soddisfare le preoccupazioni e le obiezioni esistenti.
  • OpenAI, la società dietro ChatGPT, vuole ispirarsi a Wikipedia per portare valori democratici nello sviluppo di applicazioni AI.
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