Più di 800 migranti, tra cui decine di tunisini, sono stati intercettati durante la notte da mercoledì a giovedì mentre tentavano di raggiungere l’Europa attraverso le coste italiane. Partirono sulle coste della Tunisia, ma furono fermati prima che ci riuscissero.
fonte: BELGA
“Un totale di 813 migranti, di cui 473 provenienti dall’Africa subsahariana, sono stati intercettati vicino alla Tunisia in 37 diverse operazioni nel nord, centro e sud”, ha affermato la Guardia nazionale sulla sua pagina Facebook. Le autorità tunisine hanno anche riferito dell’arresto di 48 persone venerdì, di cui sei coinvolte in una rete che aiuta le persone ad attraversare illegalmente il confine marittimo. Nei giorni scorsi il ministero dell’Interno ha denunciato l’arresto di oltre 1.300 persone, tunisini e altri, che hanno cercato di lasciare il Paese illegalmente e di recarsi in Europa.
Dalla primavera all’inizio dell’autunno, il clima favorevole accelera il ritmo dei tentativi di immigrazione clandestina dalle coste tunisine e libiche verso le coste italiane. Le persone spesso si impantanano in questi tentativi. Più di 23.500 migranti – provenienti dall’Africa subsahariana e tunisini e di altre nazionalità – sono stati intercettati al largo delle coste tunisine tra gennaio e settembre, secondo il Forum tunisino per i diritti economici e sociali, un’organizzazione che monitora le questioni migratorie. Allo stesso tempo, nello stesso periodo sono stati segnalati 507 morti e dispersi in mare.
Secondo il ministero dell’Interno italiano, 15.430 migranti dalla Tunisia sono riusciti a raggiungere le coste italiane. In alcuni punti, la costa italiana dista solo 150 chilometri dalla costa tunisina.
Crisi economica
L’esodo di massa dei tunisini è causato dalla crisi economica, con l’iperinflazione e una situazione politica incerta. Di fronte alle pressioni migratorie, le autorità tunisine lottano per intercettare o salvare i migranti a causa della mancanza di risorse.
La Tunisia è anche un punto di partenza per migliaia di africani subsahariani e cittadini di paesi poveri o dilaniati dalla guerra, molti dei quali sono già stati deportati in Tunisia per la prima volta dopo aver lasciato illegalmente la vicina Libia. Secondo l’agenzia europea Frontex, la rotta del Mediterraneo centrale è stata utilizzata da oltre 42.500 migranti da gennaio a luglio, con un aumento del 44% rispetto ai primi sette mesi del 2021.
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