Preoccupazioni dei comuni italiani per l’invecchiamento

L’Italia ha uno dei paesi più anziani al mondo. Secondo un recente studio, il numero di anziani disabili raddoppierà fino a quasi 5 milioni. E anche questo su una popolazione di 60 milioni.

Lo studio è stato condotto dallo statistico Daniel Grecchi dell’Università dell’Insubria di Varese. “Entro dieci anni assisteremo a un calo della popolazione dell’80 per cento degli italiani, con un picco del 94 per cento nei comuni delle zone rurali. Nel 2050 il rapporto tra italiani in età lavorativa e non lavorativa sarà uno a uno. Salute e i comuni dovranno affrontare costi spaventosi.

Cura della casa

Biella, cittadina piemontese di 45.000 abitanti, è oggi conosciuta come la città più antica d’Italia. Per ogni 100 giovani dai 10 ai 14 anni, ci sono 282 anziani sopra i 65 anni. A Biella, dice l’assessore Isabella Scaramuzzi, ‘Noi lavoriamo per aiutare gli anziani a vivere autonomamente. Operatori e assistenti sociali stanno sempre più personalizzando l’assistenza domiciliare. Siamo sostenuti da molte associazioni di volontariato formate da persone over 60, alcune delle quali pensionate, che vogliono dedicarsi ad aiutare gli altri.

Centri di riposo

Dopo la crisi del coronavirus, il comune ha riaperto i centri per anziani. Cercano di incoraggiare la socializzazione, organizzando gite in spiaggia, terme o altre gite di un giorno. Ci sono centri diurni per chi non ha fiducia in se stesso. Sono garantiti l’infermieristica, la mensa e l’assistenza nella dispensazione dei medicinali. ‘La quota dipende dal reddito, con la maggior parte degli anziani senza beni e pensioni basse che pagano circa 70 euro al mese. Al di sotto di un certo reddito paga il comune’, dice Scaramuzzi.

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cattolicesimo

La città di Varese, che conta 80.000 abitanti, non è lontana da Biella. 21.329 persone hanno più di 65 anni, di cui almeno 13.500 vivono sole. Le persone tra i 65 ei 74 anni sono 8.711, di cui 5.200 vivono sole; e 8.258 anziani tra i 75 e gli 84 anni, di cui 5.040 vivono soli. Gli ultraottantenni sono 4.360, di cui 3.294 vivono soli. Il comune ha mappato la popolazione anziana della città. Le informazioni raccolte indicano in quali quartieri si concentrano gli anziani e dove si trovano i servizi (ospedali, farmacie, ludoteche, supermercati) e le cure necessarie.

La differenza con gli altri Paesi europei, spiega l’assessore Roberto Molinari, ‘in Italia abbiamo un sistema di assistenza familiare. Ciò significa che la cura degli anziani nelle nostre famiglie è affidata alle donne: mogli o figlie o nipoti’. Il cattolicesimo ha una grande influenza sui comportamenti: aiutare gli altri è più di un comandamento. L’orientamento del comune, che continuerà a svilupparsi nei prossimi anni, è quello di incoraggiare gli anziani a vivere in casa. Li aiuta a mantenere la massima autonomia possibile estendendo l’assistenza domiciliare. Compresa l’assistenza burocratica attraverso la tecnologia. Varese si impegna a migliorare l’autosufficienza degli anziani ristrutturando da un lato vecchi appartamenti senza ascensore e dall’altro introducendo la domotica.

Uso della lingua

“Nei prossimi dieci anni dovremo supportare più di un quarto degli anziani della nostra città”, afferma Molinari. Questo dovrebbe essere fatto in parte da collaboratrici domestiche di lingua straniera. Il numero di badanti e consulenti che si prendono cura degli anziani all’estero continua a crescere. Sono 2.100.000 le collaboratrici domestiche che aiutano gli anziani in Italia. Le barriere linguistiche e culturali spesso rendono difficile la comunicazione tra gli anziani assistiti, la famiglia e gli operatori sanitari. Dopo aver analizzato lo studio di Grecchi, è stato avviato a Varese un progetto con l’obiettivo di facilitare il dialogo tra queste realtà, con particolare attenzione alla tecnologia. Come? L’Università degli Studi dell’Insupria e l’Università degli Studi di Milano hanno sviluppato un’app per smartphone denominata Age.Vol.A (Age Volunteers Assistants) in sette lingue, che ha riscosso il plauso dei Comuni. È uno strumento tecnologico multilingue che fornisce alle collaboratrici domestiche non madrelingua informazioni verbali e pratiche sui loro clienti e sulle aziende con cui interagiscono. L’app mobile e il sito web dedicato (www.agevola.org) sono gratuiti e dispongono di glossari in italiano, inglese, spagnolo, rumeno, russo, albanese e ucraino.

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Il Binnenlands Bestuur nr. Leggi l’articolo completo su 24 (login).

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