Queste aziende vogliono immagazzinare l’anidride carbonica nell’oceano

La lotta al cambiamento climatico si è rivelata difficile. Nonostante l’utilizzo sempre maggiore di energie rinnovabili, l’uso di combustibili fossili ha raggiunto un livello record lo scorso anno. Le emissioni di energia non sono mai state così elevate in tutto il mondo. Molte aziende stanno ora cercando di catturare tutta l’anidride carbonica emessa e di immagazzinarla nell’oceano.

Più di una dozzina di aziende stanno sperimentando tecnologie per farlo. Lo riporta il Wall Street Journal. Gli oceani assorbono già circa un terzo di tutta l’anidride carbonica presente nell’atmosfera. Ma ci sono dei limiti. Quando gli oceani assorbono troppa anidride carbonica, l’acqua diventa acida. Ciò ha gravi conseguenze per la vita marina.

Molte aziende pensano di avere una soluzione a questo problema. Questa soluzione potrebbe essere un po’ controintuitiva. Per immagazzinare più anidride carbonica nell’oceano, è necessario prima rimuoverla. Questo gas può poi essere immagazzinato altrove, dando all’oceano più spazio per respirare.

Rimozione fino a 1 milione di tonnellate di anidride carbonica

Una delle aziende in cui lavora il Wall Street Journal Informazioni sul messaggioDice che può rimuovere e immagazzinare fino a 1 milione di tonnellate di anidride carbonica. Si tratta solo di una goccia nell’oceano su scala globale, ma è comunque quattro volte quello che l’industria dello stoccaggio della CO2 nel suo insieme ha ottenuto fino ad oggi.

Si discutono anche altre soluzioni. Vesta vuole mescolare la sabbia con il minerale olivina. La sabbia drogata avrà un effetto simile se gettata in acqua. L’azienda afferma che con questa tecnologia sarà in grado di rimuovere 6.000 tonnellate di anidride carbonica nei prossimi anni. Se riuscirà ad espandersi, sarà possibile fare di più.

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La gamma di tecnologie deve essere ampliata in modo significativo

C’è ancora molto lavoro da fare per dimostrare che queste tecnologie siano scalabili e sicure. Anche se così fosse, la sfida sarebbe enorme. L’anno scorso l’industria energetica ha emesso circa 40 miliardi di tonnellate di anidride carbonica equivalente. Gli equivalenti di anidride carbonica sono unità di misura che convertono diversi gas serra nella quantità di anidride carbonica che darebbe lo stesso contributo al riscaldamento globale.

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