Rapimento di un bambino sopravvissuto al dramma della funivia, l’Italia indagata

Eitan è l’unico dei 15 passeggeri sopravvissuti al dramma della funivia italiana a maggio. Suo padre potrebbe avergli salvato la vita rompendo la caduta di Eitan con il suo corpo. Il bambino è rimasto gravemente ferito ed è finito in coma, ma si è ripreso.

È stato dimesso dall’ospedale a giugno e da allora vive con la sorella di suo padre, un medico che ha due figli. Ma la famiglia della madre di Eitan è diversa. Secondo loro, il ragazzo dovrebbe crescere in Israele.

vestito della scuola materna

Così hanno intentato una causa nella speranza di ottenere la custodia di Eitan. Con loro sgomento persero la causa ed Eitan rimase in Italia.

La famiglia ha ricevuto il diritto di visita da Israele. Ad esempio, sabato scorso un nonno ha fatto visita al nipote di sua madre. L’avrebbe portato con sé per un po’, ma dopo non l’avrebbe più ripreso. Stava per portare Eitan in Israele con un aereo privato e un passaporto israeliano.

nuova tragedia

La zia italiana di Eitan ha denunciato il rapimento, citando la Convenzione dell’Aia sulla sottrazione di minori, che stabilisce che un bambino rapito deve tornare nel Paese da cui è stato prelevato il prima possibile. “Una nuova tragedia per Eitan”, ha detto al quotidiano italiano Corriere della Sera.

La famiglia israeliana di Eitan conferma che è arrivato in Israele, ma nega che sia stato rapito. “Non abbiamo rapito Eitan, l’abbiamo solo portato a casa”, hanno detto ieri a Israel Radio 103FM. Hanno anche affermato che i genitori di Eitan volevano tornare in Israele prima dell’incidente.

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