Sembra che anche gli elefanti si conoscano per nome. Ciò risulta evidente da una sorprendente nuova ricerca scientifica, riferisce sciencealert. Se i risultati saranno confermati, l’elefante sarà l’unica specie animale – dopo l’uomo – in grado di farlo.
I delfini tursiopi (un tipo di delfino; editore) comunicano in modo simile, ma imitano una serie unica di fischi. Questo sistema differisce ancora dal nostro modo di nominare: Liam e Olivia non sono venuti al mondo perché emettevano quel suono. Sembra che ora sia più probabile che gli elefanti seguano l’esempio degli umani, che è un nome casuale.
Bassa frequenza
Gli elefanti sono noti per i loro suoni simili a trombe, ma in realtà comunicano principalmente attraverso i “grugniti”. Questi toni hanno una frequenza così bassa da non essere udibili dall’uomo. In questo modo i legionari possono “parlare” tra loro fino a una distanza di sei chilometri.
È utile, ad esempio, non perdere di vista la mandria durante la ricerca del cibo. Chiamarsi per nome sarà un valore aggiunto.
625 ruggito
In questo contesto, il team dell’ecologo comportamentale Michael Pardo ha esaminato 625 carie in due diversi siti in Kenya. Dopo aver analizzato varie caratteristiche, l’algoritmo di apprendimento automatico è stato in grado di prevedere correttamente la destinazione prevista del ruggito.
Gli elefanti si muovevano più velocemente quando sentivano il loro nome e rispondevano anche più velocemente. In effetti, molti quadrupedi usavano lo stesso ringhio per rivolgersi allo stesso destinatario. Da ciò, gli scienziati hanno concluso che gli elefanti si conoscono “per nome”. Lo studio deve ancora essere sottoposto a peer review.
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