L’economia italiana si è contratta dell’8,9% nel 2020. È probabile che l’economia ne risenta per molto tempo. Inoltre, la situazione economica in Italia richiamava l’attenzione già prima della crisi del Corona.
Il Paese non si è ripreso del tutto dalle due crisi precedenti. Alla fine del 2019, la percentuale di persone che vivevano in condizioni di povertà estrema a circa l’8% era ancora più del doppio di quella del 2007 e il PIL pro capite era lo stesso alla fine del 1999.
Aggiungete a ciò una società che invecchia rapidamente e due decenni di mancanza di crescita della produttività, ed è chiaro: c’è del lavoro da fare.
Troppa burocrazia
mancanza di crescita economica Ampia gamma di motivi† Un motivo importante è l’inefficienza del settore pubblico e la lentezza del sistema giudiziario. Ciò peggiora il clima aziendale e la produttività.
In Italia, ad esempio, per avviare un’impresa ci vuole tre volte più tempo che in Olanda e i costi sono quattro volte maggiori. Ci vuole più del doppio del tempo per attuare un contratto e le procedure fallimentari richiedono in media circa sei anni, rispetto a una media di un anno e mezzo nell’eurozona.
Altri punti su cui prestare attenzione sono l’inadeguatezza del sistema educativo e il disadattamento nel mercato del lavoro.
Più forti per uscire dalla crisi
Per aiutare l’Italia a uscire più forte dalla crisi, il governo italiano può chiedere nei prossimi anni circa 80 miliardi di euro di sostegno agli investimenti dall’Unione Europea Recovery Fund.
Oltre al motivo dell’ordine diretto, questo Gli investimenti promuovono anche la crescita a lungo termine† Investire in nuove tecnologie e capitale umano, ad esempio, può aumentare la capacità produttiva di un’economia.
correzioni
Ma l’Italia otterrà i soldi solo se attuerà adeguate riforme. Queste riforme, a loro volta, possono dare un notevole impulso al PIL e, inoltre, migliorare la sostenibilità delle finanze pubbliche.
Secondo l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico Le riforme potrebbero aumentare la crescita tendenziale di un punto percentuale in dieci anni. e il Fondo Monetario Internazionale figurato Quei pacchetti di riforme su larga scala potrebbero aumentare il PIL italiano di circa il 12% in un decennio.
“Qualunque cosa prendi, qualunque cosa costi?”
Nel 2012 Mario Draghi, in qualità di Presidente della Banca Centrale Europea, era conosciuto con le sue parole “Qualunque cosa serva, qualunque cosa costi Salviamo l’Italia e l’Eurozona. La grande domanda è se Super Mario avrà mai più successo, ma ora come Primo Ministro.
Si trova di fronte al compito di riunire i capi di un parlamento frammentato e di formulare e attuare un solido piano di ripresa in un Paese che da tempo fallisce in quest’ultimo.
respingere
È molto rispettato e sembra essere in grado di formare un governo con un ampio sostegno da sinistra a destra. Questo di per sé non era ritenuto possibile solo poche settimane fa.
Nonostante la forte divisione in Parlamento e la vischiosa burocrazia non siano di certo scomparse, sembra che con un governo (parzialmente) tecnocratico riuscirà a fare più passi di altri.
La sfida è enorme, ma mai prima d’ora la ricompensa assoluta per la riparazione è stata così grande. Forse è proprio questo lo slancio di cui l’Italia ha bisogno.
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