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A Barcellona, la separatista catalana e deputata al Parlamento europeo Clara Ponsati è stata arrestata e rilasciata a condizioni poche ore dopo. Era appena tornata in Spagna poche ore dopo i suoi cinque anni di esilio.
Un mandato d’arresto è stato emesso contro Ponsati in Spagna per il suo ruolo nel referendum sull’indipendenza catalana del 2017. Il tanto discusso voto è stato bandito da un tribunale spagnolo, ma ha comunque avuto luogo il 1° ottobre 2017. Quattro settimane dopo, il parlamento regionale ha dichiarato indipendenza.
Poi il governo di Madrid ha assunto l’amministrazione della regione e il governo del presidente della regione Puigdemont è stato deposto. Poi lui, Ponsati e altri leader del movimento separatista sono fuggiti. Da allora Ponsati ha vissuto in Belgio e in Scozia.
Ieri Ponsati ha varcato il confine con la Spagna in auto dalla Francia. Per quale motivo non è chiaro. A Barcellona ha tenuto una conferenza stampa ed è stata acclamata dai sostenitori del movimento indipendentista catalano. Qualche istante dopo viene sorpresa fuori. Secondo il Emittente RTVE La Ponsati ha invano indicato la sua immunità come europarlamentare.
Ponsati è stato rilasciato sotto condizioni a fine serata. Deve riferire alla Corte Suprema il 24 aprile. Lì viene processata per “disobbedienza” in relazione all’organizzazione del referendum. Un politico può essere multato o bandito dai pubblici uffici per un periodo di tempo più lungo.
Carles Puigdemont, ex capo regionale e compagno di combattimento di Ponsati, ha negato l’arresto come illegale. “Ma lo stato di diritto in Spagna non gioca comunque un ruolo importante”, ha scritto su Twitter. Puigdemont non ha visitato la Spagna dal referendum.
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