Nel film “Serafino”, interpretato da Adriano Celentano, ci saranno ancora immagini di borghi che non esistono più. Dopo il devastante terremoto che ha distrutto Amatrice e i paesi circostanti lo scorso agosto, di quello che era era rimasto solo il ricordo. Forse sarà un sollievo per gli abitanti poter rivedere ogni tanto i loro villaggi in questo film. Il film è stato girato nel 1968 dal direttore della fotografia Eas Parolin e diretto da Pietro Germi.
Il 15 ottobre Aiace Parolin riceverà per l'intera opera il “Misuratore d'Oro”, premio cinematografico internazionale assegnato al miglior direttore della fotografia nell'ambito del Festival del Cinema di Teramo intitolato a Gianni Di Venanzo.
Teramo si trova a poca distanza da borghi che ormai rimarranno solo nel ricordo, grazie al suo “Serafino”, presente anche nella foto.
Durante la rassegna cinematografica riceverà anche un premio Franco Di Giacomo, altro direttore della fotografia nato per caso ad Amatrice, che verrà ritirato dalla figlia.
Cerimonia di premiazione
Sabato 15 ottobre si svolgerà, per la 21esima volta, nel comune provinciale di Teramo, la cerimonia di premiazione del “Premio Internazionale della Fotografia Cinematografica Gianni di Venanzo”. L'Esposimetro d'Oro, la misura d'oro dell'esposizione, viene assegnato ogni anno al miglior direttore della fotografia dell'anno, in onore di Gianni Di Venanzo, celebre regista e fotografo nato a Teramo nel 1920.
Come ogni anno, il premio verrà assegnato a quattro registi.
Lorenzo Senatore è stato nominato come miglior film in lingua straniera per “Risen”, diretto da Kevin Reynolds.
Il Premio per la Miglior Fotografia di un Film Italiano va a Matteo Cocco, il giovane regista che ha partecipato a “Per Amor Vostro” di Giuseppe Godino e “Pericle il Nero” di Stefano Mordini.
– C'è poi un premio in palio per Franco Di Giacomo, morto lo scorso aprile all'età di 83 anni e nato ad Amatrice. Ha più di 80 film a suo nome, dagli anni '60 fino a poco prima della sua morte. Di Giacomo ha collaborato con registi italiani come i fratelli Taviani, Marco Bellocchio, Nanni Moretti, Ettore Scola e Bernardo Bertolucci. Ha anche contribuito alla grande produzione Cleopatra (1962) con Elizabeth Taylor.
Quest'anno il premio per l'opera d'arte è andato a Ayasi Parolin, 96 anni, di Cagliari. Ha avuto un grande successo con la commedia in bianco e nero “Sedotta e Abbandonata” del regista Pietro Germi, con il quale ha collaborato stabilmente. Tra l'altro ha girato “Serafino” ambientato nei dintorni di Amatrice.
Film Serafino
Serafino è un semplice pastore che vive sulle montagne al confine tra Abruzzo e Marche e lì vaga per le montagne con le sue pecore. Infatti preferisce essere pigro piuttosto che stanco, ed è anche un grande “cacciatore di donne”. Il giovane vive con lo zio avaro e l'amata zia, profondamente legata alla cugina. Quando la zia muore, lascia tutta la sua eredità a Serafino.
Il pastore, che non tiene molto al denaro, vuole dividere l'intera eredità tra i suoi amici, e ovviamente i suoi parenti lo dichiarano pazzo e lo portano in tribunale per salvare l'eredità. Lo zio avaro vuole sposare la figlia affinché il patrimonio rimanga in famiglia, ma Serafino ha altre idee.
Di nuovo in montagna con le pecore che sono le sue amiche più fidate.
Il film è stato in gran parte girato ad Arquata del Tronto e nei villaggi circostanti tra cui Spilonga e Capodacqua, con la scena finale ambientata tra le pittoresche montagne del Monte Vettore, la catena montuosa dei Sibellini e la piana di Castelluccio, che si trova tra le province di Ascoli Piceno. (Arquata), Perugia (Norcia) e Macerata (Veso). Ci sono anche altre scene girate in Abruzzo a Campo Imperatore (L'Aquila).
Ma le scene sono state girate anche ad Amatrice. Arquata del Tronto si trova in provincia di Ascoli Piceno, nelle Marche, a 720 metri di altitudine nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini e nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monte della Laga. Questi sono gli unici paesi d'Italia che si trovano in 4 regioni (Marche, Abruzzo, Lazio e Umbria) oltre al vicino comune di Accomoli in provincia di Rieti, ma Arquata del Tronto è anche l'unico paese d'Europa che si trova in 4 regioni regioni (Marche, Abruzzo, Lazio, Umbria). Si trova in due parchi nazionali.
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