Si stima che circa 65 milioni di decessi in meno nel mondo siano dovuti all’HIV, alla malaria e alla tubercolosi

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Noos Notizie

Il numero di persone morte a causa di malaria, tubercolosi e HIV è diminuito di circa il 61% in tutto il mondo tra il 2002 e il 2023. In questo modo sono state salvate le vite di 65 milioni di persone.

Lo afferma un rapporto dello Swiss Global Fund. Questa organizzazione utilizza le donazioni di paesi come Francia, Belgio, Germania e altri donatori per finanziare progetti in più di cento paesi per combattere queste malattie.

Anche i Paesi Bassi donano da anni al fondo. Nel 2022, ad esempio, sono stati donati altri 180 milioni di euro in aiuti allo sviluppo.

Più di vent’anni fa, una malattia come l’HIV rappresentava ancora una condanna a morte nei paesi in via di sviluppo. Ora la situazione è cambiata radicalmente.

Marieke Wegenrocks, medico tropicale

“Il rapporto contiene molte buone notizie”, afferma Mariejke Wegenroux, medico tropicale e direttore del Fondo globale che in precedenza ha lavorato come medico nei paesi in via di sviluppo.

È orgogliosa dei risultati. “Più di vent’anni fa, una malattia come l’HIV rappresentava ancora una condanna a morte nei paesi in via di sviluppo. Oggi la situazione è cambiata radicalmente”. Il dottore dice. Solo negli ultimi due anni l’organizzazione ha donato 1,8 miliardi di euro a vari progetti.

Ad esempio, il rapporto mostra che negli ultimi 21 anni sono state distribuite 227 milioni di zanzariere, sono stati eseguiti 53,9 milioni di test HIV e 171 milioni di persone sono state curate per la malaria.

Secondo Venrox, è importante concentrarsi sulla prevenzione delle malattie oltre che sul trattamento. “Ho visto molti bambini morire di malaria nel corso degli anni”, dice. “Anche se si può in gran parte prevenire questo fenomeno lasciando che i bambini dormano sotto la zanzariera.”

Preoccupazioni per i tagli al bilancio

Il nuovo governo ha annunciato tagli significativi agli aiuti allo sviluppo e questo è preoccupante, dice Wegenrox. “I Paesi Bassi sono sempre stati un donatore costante ed è importante poter contare su questo sostegno”.

Secondo il medico, il ritiro delle donazioni olandesi può avere conseguenze negative per le donazioni di altri soggetti. “Faremo tutto il possibile per convincere il ministro che si tratta di un buon investimento nella lotta contro la tubercolosi, l’HIV e la malaria”.

Wegenrocks sottolinea che la battaglia non è ancora finita. “Le cose si stanno muovendo nella giusta direzione, ma non abbiamo ancora finito di combattere queste malattie”.

Secondo lei, anche nei prossimi anni i fondi serviranno con urgenza. “Per la prima volta dopo anni, ci sono nuovi farmaci in cantiere per il trattamento della tubercolosi e dell’HIV, offrendo un’opportunità unica di utilizzare farmaci più efficaci”.

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