Ha avuto molti titoli, il più famoso è “Il Cavaliere”: Silvio Berlusconi ha impersonato e agitato la vita politica italiana per più di 30 anni. E non è mai andato in pensione.
Lunedì è arrivata la notizia che Silvio Berlusconi era morto di leucemia all’età di 86 anni, dopo essere stato ricoverato in ospedale da venerdì. È stato ricoverato per la prima volta per sei settimane il 5 aprile poiché le sue condizioni si sono indebolite a causa di un’infezione polmonare. Ma poi i suoi medici hanno scoperto che aveva la leucemia.
A metà degli anni ’90 entra in politica con la creazione del partito di centrodestra Forza Italia, in un’Italia che esce dagli anni bui segnati dalla violenza dei partiti estremisti e dall’influenza della mafia sulla politica. Poi si è candidato alla presidenza del Consiglio dei ministri. È stato eletto tre volte, nel 1994, 2001 e 2008. Berlusconi ha cercato di riformare l’economia italiana e combattere la corruzione, ma sono state le cause legali a segnare la seconda metà della sua carriera.
Seguono cause legali
Berlusconi è stato accusato di corruzione, frode fiscale, manomissione di testimoni e pagamento di denaro per sesso con minori. Ma è sempre riuscito a evitare il carcere grazie alle leggi che ha fatto lui stesso, fino al 2013, quando è stato condannato per frode fiscale.
Più di recente, ha dato il suo sostegno alla candidata di estrema destra Giorgia Meloni, che da allora è diventata presidente del Consiglio. Ma i rapporti tra la Meloni, che sostiene l’Ucraina, e Forza Italia, partito in cui ci sono molti indizi di un intervento russo, non sono stati del tutto positivi.
(ns)