‘Super Mario’ Draghi ha chiesto di essere il primo ministro italiano, ma non tutti i partiti come lui

Il presidente della Repubblica Sergio Materella ha presentato il suo candidato preferito alla carica di primo ministro. Ha chiesto a Mario Draghi, ex capo della Banca centrale europea, di formare un governo. Il nome del banchiere in pensione suona da settimane a Roma, dopo le dimissioni del presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

Il presidente Mattarella vede nel governo Drake una soluzione alla crisi politica sorta dopo le dimissioni di Giuseppe Conte il 26 gennaio. La sua coalizione non ha più una maggioranza parlamentare. I quattro partiti e i partiti della coalizione di Conte si sono incontrati sul serio nel tentativo di riunirsi, ma quella formazione è fallita martedì sera. Poi è stata la volta di Moderella.

Le elezioni non sono un’opzione

Le elezioni anticipate alla presidenza non sono un’opzione. Nel mezzo dell’epidemia di corona e della crisi economica senza precedenti, Mattarella crede che l’Italia non possa più permetterselo. Impiegheranno più tempo. Vuole che l’Italia ottenga rapidamente un governo forte che possa lavorare sulla campagna dei vaccini.

Il presidente ritiene importante che il nuovo governo elabori un piano solido entro pochi mesi per spendere ingenti somme dal Fondo europeo di ripresa Corona. Da questa pentola si potrebbero ricavare duecento miliardi di euro dall’Italia – la parte del leone – ma presto si dovranno elaborare piani e piani di riforma concreti e ambiziosi. Non ci sono ancora.

Italiano molto cauto

Non sorprende che Matterella voglia governare il Paese con l’economista riservato Mario Draghi (73). Drake è considerato il più italiano del Paese, sia nell’Unione Europea che nel mondo. È stato per molti anni un alto funzionario del Tesoro – dove è stato soprannominato “Super Mario” – prima di diventare capo di Banga de Italia nel 2005.

Quando Draghi è stato in testa alla Banca centrale europea nel 2011, ha preso l’euro con le sue famose parole “qualunque cosa sia” e quello status è stato cruciale per mantenere l’Italia all’interno dell’Unione monetaria europea, dandogli lo status di supereroe.

Ma non è scontato che questo economista di livello mondiale riuscirà a ottenere abbastanza partiti in parlamento. Non tutte le feste sono come lui. Il grande e popolare movimento a cinque stelle è diviso. Il deputato a cinque stelle che non poteva votare contro un primo ministro con questa capacità.

La Lega nazionalista è divisa per le stesse ragioni. Il leader del partito Matteo Salvini ha dichiarato su Facebook che avrebbe potuto sostenere un governo Drake solo se l’ex banchiere avesse escogitato un buon piano e avesse avuto un massimo di sei mesi.

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