Che grande anno cinematografico belga abbiamo già avuto. Da Ritual di Hans Herbots e Zillion di Robin Pront a Closure di Lukas Dhondt, Rebel di Adil El Arbi & Bilall Fallah e ora… The Eight Mountains (Le Otto Montagne) della coppia di sposi Charlotte Vandermeersch e Felix van Groingen.
Gli Otto Monti racconta la storia di Pietro e Bruno, un ragazzo di città e un ragazzo di montagna, che, quando hanno 11 anni, fanno amicizia con una parte dimenticata delle Alpi come loro regno. Mentre Bruno rimane fedele alla sua montagna, Pietro gira il mondo. Un viaggio nella solitudine e nell’amore, origine e destinazione, attraverso l’amicizia, la vita e la morte sullo sfondo della natura incontaminata delle Alpi italiane.
È una storia sull’amicizia incondizionata tra due ragazzi nel corso degli anni e sulla ricerca dell’identità. Inoltre, appare Quanto strettamente ci rapportiamo alle Otto Montagne agli spazi fisici e psicologici della nostra infanzia e alle tradizioni in cui siamo cresciuti.
La storia è tratta dal romanzo bestseller “Le otto montagne” di Paolo Cognetti. Il film esalta la pura storia italiana di Cognetti e aggiunge una maestosa dimensione emotiva e visiva. Il film ci viene presentato in formato 4:3, vengono utilizzati bellissimi colori vintage ed è stato effettivamente girato tra le montagne italiane a 3000 metri di altitudine. Anche Vandermeerich e van Groningen andarono a vivere in Italia e lì impararono la lingua italiana.
Le otto montagne ti commuovono, ti fanno pensare e ti portano per circa 147 minuti nella natura selvaggia e incontaminata delle Alpi italiane.
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