Un monaco italiano del XIV secolo conosceva già l’America

C’era conoscenza nell’Italia settentrionale delle aree scoperte dai Vichinghi in Nord America all’inizio del XIV secolo. Una recente storia mondiale del monaco milanese Calvinius Flama del 1340 circa descrive l’isola di Crolandia (Groenlandia) a ovest dell’Islanda e l’isola di Marcalada a ovest. Giganti e alberi verdi che convivono con animali e tanti uccelli.

Da quello che Marcalada cronache Si riferisce indubbiamente al Markland dei personaggi islandesi medievali: i membri degli insediamenti vichinghi in Groenlandia continuavano ad essere la zona costiera più ricca per legname e schiavi. Le case vichinghe recuperate potrebbero essere state trovate a L’Anse aux Meadows (Terranova) in Canada, sebbene fossero tradizionalmente isolate dalle saghe islandesi dello studio nordamericano sulla costa atlantica di Vinland. -America. L’inaspettato primo riferimento italiano a Markland è descritto sulla rivista Science da Paulo Cesa, docente di Letteratura medievale all’Università degli Studi di Milano. Terremoto.

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Cerchio piccolo

Per quanto si sa, questa conoscenza italiana degli Stati Uniti del primo Trecento era solo all’interno di una cerchia ristretta. La vita in Islanda da parte dei Normanni è ben nota in Europa fin dal IX secolo. Ma la successiva scoperta della Groenlandia e la conoscenza delle fondamenta dei due insediamenti groenlandesi nel 1000 dC avvennero quasi esclusivamente nelle aree scandinave, oltre le pendici del Nord America, dove i Vichinghi non vissero a lungo. E Markland.

Sebbene Calvinio, come molti storici medievali, non abbia mai criticato le sue informazioni, il domenicano milanese è stato attento a pubblicare le sue fonti in tutti i suoi scritti. Menziona la sua conoscenza geografica del Nord America in una lunga discussione su regioni esotiche come la Cina, le regioni polari e l’Africa. Galvanius afferma di aver appreso di Marklanda “dai marinai che navigavano in Danimarca e Norvegia”. Quei marinai non sembrano aver mai viaggiato in Nord America, come scrive Galvanius: “Nessuno dei marinai può dire qualcosa di preciso sulla terra e sui suoi possedimenti”.

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Al momento non si sa cosa farà dopo aver lasciato il posto. Sisa nota che la parola ortografica con CK era molto rara nei manoscritti italiani dell’epoca, come in Margherita. “Questo indica la riproduzione di uno strano suono intestinale, che potrebbe essere stato preso da una vecchia fonte”.

Marinai di Genova

Lo stesso Galvanius afferma che l’informazione doveva provenire da marinai genovesi che commerciavano con il professor Sisa, in Scandinavia. I marinai norvegesi non vennero in Italia in quel momento. La conoscenza di queste regioni nordamericane, tuttavia, giunse vagamente a Milano nel 1340, ma non si diffuse ulteriormente. La storia di Galvanius non fu mai completata, probabilmente a causa della sua morte, e dalla fine del XIV secolo ne è sopravvissuta una sola copia.

Modifica (8 ottobre 2021). Inizialmente, Markland è stato tradotto come ‘Borderland’ in quest’area. Tuttavia, significa “deserto”.

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