Va nel panico
Regia: Gabriele Mainetti
Con Aurora Giovinazzo e Franz Rogowski
★★★
È bello vedere un tipo di film di supereroi completamente diverso. In Va nel panico Non si tratta degli Avengers americani o degli X-Men, si tratta di artisti circensi italiani che hanno doni speciali. Anche l'epoca è speciale. Il film del regista italiano Gabriele Mainetti è ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale, nel momento in cui i nazisti stanno invadendo l'Italia.
Quattro amichevoli artisti circensi affrontano il male con i loro poteri magici. Riguarda i mostri del titolo: il peloso uomo-lupo Fulvio, il pallido sussurratore di insetti Sencio e il piccolo magnetico Mario. C'è anche la ragazza Matilda, carica di elettricità, che interpreta un ruolo da protagonista adorabile con la sua intensità scioccante.
Naturalmente, il punto è che il mondo della fantasia e della magia vince, e Matilda usa il suo talento speciale per superare in astuzia i sanguinari nazisti. Tra loro c'è un sinistro pianista con dodici dita, interpretato con la necessaria magniloquenza dall'attore tedesco Franz Rogowski.
Tuttavia, è anche un film complesso, un fantasy brillante pieno di avventure comiche sullo sfondo dell'Olocausto. Non che qualcosa di simile non sia già stato fatto prima. In Quentin Tarantino Cialtroni senza gloria Soldati ebrei vendicativi decisero di fustigare i nazisti. Ma in Va nel panico C'è anche un crematorio e un treno che va in un campo di sterminio. Dopo due ore e mezza, il film si sviluppa verso un esasperante finale operistico che ha anche un retrogusto amaro.
“Tendente ad attacchi di apatia. Risolutore di problemi. Appassionato di Twitter. Aspirante sostenitore della musica.”