Le teorie differiscono sul rapimento. Andrea Purgatori, giornalista investigativo e uno dei personaggi principali della serie Netflix, è convinto dalla teoria internazionale. Sul balcone di un caffè romano – anche lì Copoleone Da San Pietro visibile come un’ombra eterna sulla città e questa storia – spiega cosa hanno a che fare la Federazione polacca Solidarinosc, la mafia italiana e il cardinale americano con una ragazza di 15 anni della Città del Vaticano.
“Papa Giovanni Paolo II e il presidente Reagan avevano un obiettivo comune, che era quello di smantellare l’Unione Sovietica”, ha affermato Purgatori, che segue il caso dal 1983. Tutto era permesso, anche il denaro riciclato della mafia è stato trasferito al Blocco Orientale tramite la Banca Vaticana. La Banca Vaticana, guidata dal cardinale americano Paul Marcincus, faceva affari con la più grande banca privata italiana, il Banco Ambrosiano. Quando questa banca è fallita, sono scomparsi 1.200 miliardi di lire (circa 18 miliardi di euro, ndr), compresi molti soldi della mafia. Emanuela è stata usata come leva”.
Su quest’ultimo concordano il giornalista Purgatori e Pietro, anche se il motivo dell’estorsione è diverso. “All’interno del Vaticano ci sono diverse fazioni e una fazione sa qualcosa dell’altra, ed è per questo che veniva usata Emanuela”, ha detto Pietro.