Vittima di abusi Italia chiede inchiesta indipendente: “La Chiesa non può farlo”

Quando Antonio Messina era al liceo, fu maltrattato dal parroco don Giuseppe Rugolo. “È successo dal 2009 al 2013, per molto tempo. Alla fine mi sono assicurato di fermarlo”, dice per la prima volta oggi. “Dove ho vissuto, un piccolo paese della Sicilia, non è facile inventare una cosa del genere”.

Nel 2014 Messina ha raccolto il suo coraggio e ha portato la sua testimonianza a un altro sacerdote. “Dopo tutto, non sto perdendo la fede, sono sicuro che è bene difenderti quando incontri qualcosa del genere, nella speranza che la chiesa faccia meglio”.

Quella speranza era vana. Quando il vescovo locale ha sentito il reclamo di Messina, lo ha pagato. Don Giuseppe Rugolo fu trasferito ma rimase in contatto con i giovani. Nel 2021 un giudice italiano ha annunciato un processo contro di lui dopo aver ricevuto diverse incriminazioni.

# Italia Churchdou

La storia di Messina è una delle tante raccolte da Rete L’Abuso, organizzazione che elenca gli abusi sessuali da parte di sacerdoti in Italia. Rete L’Abuso ha voluto un’indagine simile in Italia, dopo che indagini indipendenti sull’entità della corruzione sono state condotte in paesi come Francia, Germania e Portogallo. Diverse organizzazioni e vittime si sono unite sotto l’hashtag #Italychurchtoo.

Una protesta contro gli abusi sessuali si è svolta oggi in una chiesa cattolica romana in Italia.

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