L’uomo di Roma – Filmrant

L’uomo di Roma Racconta la storia di un prete scettico che deve indagare su un miracolo nel tranquillo villaggio di Limburg. Jaap van Heusden presenta un dramma olandese piccolo ma articolato.

Il monologo del prete italiano Filippo all’inizio del film, in viaggio verso un villaggio del Limburgo, tradisce immediatamente la sua cinica visione del mondo. Con amarezza, Filippo riflette su un articolo letto, in cui si diceva che il presidente americano aveva già detto 13.000 bugie nei suoi primi mille giorni. Il prete è stanco di un mondo votato alla menzogna.

Filippo indaga sui miracoli in nome della Chiesa. Nella sua carriera ha già smascherato innumerevoli “miracoli” come falsi. Il film inizia come un detective, sebbene l’indagine non si concentri su una vittima di omicidio, ma su una statua piangente della Vergine Maria. Attraverso interrogatori e ispezioni della statua, il sacerdote cerca di trovare una spiegazione logica per le lacrime. Tuttavia, i fedeli abitanti del villaggio si mettono deliberatamente sulla sua strada. Durante le sue indagini, Filippo incuriosisce la silenziosa Teresa, prima testimone del miracolo.

Il regista Jaap van Heusden, che ha anche scritto la sceneggiatura con Rogier de Block, riesce a ritrarre in modo credibile la società scorbutica. Dal punto di vista del prete, lo spettatore apprende gradualmente di più sugli abitanti del villaggio. Sembra che abbiano a che fare con un trauma collettivo che ha seminato divisione e dolore in una comunità un tempo unita. Un talento come Raymond Terry, che interpreta il prete locale, sembra un po’ superfluo in un dramma così piccolo. La sua personalità è ancora sommessa e parla quasi esclusivamente in inglese.

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La sceneggiatura è abile e controllata. Come un sottile thriller, il film rivela gradualmente la verità dietro le lacrime. funziona contemporaneamente L’uomo di Roma come studio del carattere di un prete cinico in contrasto con la sua fede. Come un poema tragico, il film esplora, riga dopo riga, il tumulto emotivo. Le forti interpretazioni recitative di Michele Riondino (Philippo) ed Emma Padding (Therese) contribuiscono a una colonna sonora sbalorditiva.

L’uomo di Roma è un detective originale e una meditazione stratificata sui tempi disperati in cui viviamo, quando il mondo potrebbe usare un miracolo.

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