Mib in rosso è carneficina per gli oli

(Alliance News) – L’indice Mib – dopo essersi mosso sopra la linea di parità per parte della seduta – ha chiuso in ribasso, mancando quota 27.000 martedì, con le sale di contrattazione appesantite da dati economici contrastanti provenienti dall’Eurozona, insieme a diversi report trimestrali dalle aziende.

Il calo del prezzo del barile, di circa il 5 per cento su base giornaliera, ha pesato sui titoli del settore.

Nel frattempo, la cautela sta crescendo in vista delle importanti decisioni politiche della Federal Reserve e della Banca centrale europea previste per questa settimana.

Nello strumento FedWatch di CME Group, che utilizza anche i futures basati sul tasso effettivo sui fondi federali, o EFFR, un aumento del tasso chiave alla riunione del 3 maggio ha una probabilità di conferma del 6% nell’intervallo 475/500 punti base.

Al contrario, la probabilità di un aumento nell’intervallo 500/525 bps è del 94%, che è un aumento equivalente a 25 bps, che è un forte aumento giornaliero. L’obiettivo attuale è compreso tra 475 e 500 punti base.

Sul fronte interno, l’attività industriale in Italia si è fortemente contratta ad aprile dopo tre mesi consecutivi di aumenti, mentre l’inflazione italiana è salita all’8,3% ad aprile dal minimo storico del 7,6% del mese precedente e le stime di mercato dell’8,2%.

Ad esempio, l’indice FTSE Mib ha chiuso in ribasso dell’1,7% a 26.630,09.

L’indice Medium Capital ha chiuso in ribasso dell’1,1% a 42963,40, l’indice Small Capital è sceso dell’1,4% a 28709,06 e la crescita dell’Italia è scesa dello 0,5% a 9213,18.

In Europa, il CAC 40 di Parigi ha chiuso in rosso dell’1,5%, mentre il FTSE 100 di Londra ha perso l’1,2%, così come il DAX 40 di Francoforte.

Nella quotazione principale di Piazza Affari, scivolata a causa del calo dei prezzi al barile, il titolo Saipem è sceso bruscamente del 7,3 per cento a 1,2845 euro. Capital Fund Management ha aumentato la sua esposizione sul titolo all’1,20% dall’1,10%, mentre Voleon Capital Management l’ha aumentata allo 0,60% dallo 0,55%.

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Secondo gli analisti di ProiezioniDiBorsa, “il titolo Saipem è in costante ribasso, ma nelle ultime tre sedute il titolo ha cercato di reagire forzando al rialzo. Il livello principale per le prossime sedute è in area 1394€. La chiusura giornaliera sopra questo livello potrebbe in realtà ha portato ad aumentare la ripresa rialzista di Saipem verso i massimi recenti nella regione di EUR 1,5”, ha scritto il team di analisti.

D’altra parte, per il team di strategia, un breakout fallito potrebbe portare ad un’accelerazione dei prezzi verso il target di prezzo più vicino in area EUR1.2745. Al contrario, la massima estensione al ribasso potrebbe essere vicina ai 1.155€, livello che in passato ha favorito la ripresa rialzista.

In netto calo anche Tenaris, che chiude in ribasso del 5,4% a 12,35 euro dopo essere salita del 2,8% il giorno precedente.

Eni, invece, ha chiuso in ribasso del 4,2 per cento a 13,17 euro dopo essere salita del 2,0 per cento alla vigilia delle contrattazioni. Venerdì il consiglio di amministrazione ha annunciato di aver approvato i risultati consolidati del primo trimestre, con un utile ante imposte rettificato di 4,98 miliardi di euro, in calo del 5,0% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, quando era stato di 5,23 miliardi di euro.

Tra i pochi scalatori, Campari ha guadagnato il 2,7% dopo aver riferito martedì che la società ha chiuso il suo primo trimestre con ottimi numeri anno su anno, grazie a vendite nette che sono salite a 667,9 milioni di euro da 534,8 milioni di euro nello stesso trimestre. un anno fa.

Anche STMicroelectronics ha fatto bene, aggiungendo guadagni dell’1,5% dopo due sessioni di calo.

Nella regione Midcap, Salcef sale dell’1,9% a 21,60 euro. Il titolo ha raggiunto un massimo di 52 settimane di € 22,00 durante la sessione.

Tamburi Investment Partners – in crescita dell’1,7% – ha annunciato lunedì di aver raggiunto un accordo per l’acquisizione del 51% di Investindesign Spa, una società che attualmente detiene una quota di maggioranza dell’italiana Design Brands Spa. TIP investirà 72 milioni di euro per acquisire il 50,7% di Investindesign, conferendo alla Islamic Development Bank un valore di capitale economico di 220 milioni di euro.

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In rosso, che è anche il colore dominante in questo elenco, GVS è in calo del 6,1%, dopo il verde della sessione precedente del 2,3%.

Riflettendo la brutta giornata per il settore petrolifero, Saras è sceso del 3,5% a 1,1320 euro dopo il timido rialzo dello 0,8% di venerdì.

Nel settore small cap ha chiuso la ripartenza in rialzo dello 0,8%, spingendo il prezzo a 0,250 euro.

Bialetti Industrie, invece, sale del 4,7% a 0,2440 euro dopo tre sessioni ribassiste.

PLC ha invece chiuso piatto, scambiato a 1,3550 EUR. Venerdì il Consiglio di Amministrazione ha approvato il bilancio dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2022, che ha registrato un calo dei ricavi a 60,6 milioni di euro dai 67,6 milioni di euro del 2021. La società ha registrato una perdita di oltre 15,8 milioni di euro nel 2022 contro un utile di quasi 3,0 milioni di euro nel 2021. 2021.

In fondo al gruppo c’era Mondo TV, che ha registrato un calo del -8,2% dopo due sessioni al rialzo.

Infine, nel settore delle PMI, Fenix ​​Entertainment è in testa alla lista con oltre il 14% dopo aver annunciato venerdì che il suo valore della produzione per il primo trimestre del 2023 sarebbe stato di 7,5 milioni di euro dai 4,6 milioni di euro del primo trimestre del 2022.

Anche Casta Diva è salita di oltre il 14% a 1,19 euro, dopo due sedute di calo.

Convergenze è sceso del 9,1% a 2,00 euro per azione, mettendo il titolo al ribasso per una quinta seduta.

Le azioni MeglioQuesto sono scese dello 0,9%. La società comunica che il Consiglio di Amministrazione ha deliberato un aumento di capitale di 7,0 milioni di euro, riservato a Pierluigi Gianni e Francesco Simola. L’operazione si realizzerà mediante l’emissione di 4,0 milioni di azioni ordinarie al prezzo di sottoscrizione di 1,75 euro ciascuna. Dell’importo dell’aumento di capitale, 400.000 euro saranno destinati all’aumento di capitale della società, mentre 6,6 milioni di euro saranno destinati alla riserva sovrapprezzo azioni.

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A New York, l’indice Dow Jones è sceso dello 0,5%, il Nasdaq dell’1,3% e lo Standard & Poor’s 500 dell’1,6%.

Tra le valute, l’euro veniva scambiato a $ 1,0959 contro $ 1,0942 alla chiusura di venerdì. Nel frattempo, la sterlina è valutata a $ 1,2468, in rialzo rispetto a $ 1,2577 di venerdì sera.

Nelle materie prime, come accennato, il barile di greggio Brent è sceso di $ 75,61 al barile dagli $ 80,30 di venerdì sera. D’altra parte, l’oro veniva scambiato a $ 2.012,09 l’oncia da $ 1.991,95 l’oncia alla chiusura di venerdì.

Nel calendario macroeconomico di mercoledì il tasso di disoccupazione in Italia è atteso alle 10:00 CEST, seguito dall’Eurozona alle 11:00 CEST. Alle 13:00 CET, è la volta del tasso ipotecario statunitense a 30 anni.

Il dato ADP arriva dagli USA alle 1415 CEST, mentre alle 1545 CEST c’è spazio per il PMI del terzo settore. Alle 16.30 CET è la volta del numero VIA Raffineria. Infine, alle 2000 CEST, l’attesa decisione della Fed sui tassi di interesse.

Le aziende di Piazza Avari sono attese a presentare i risultati di Ariston Holding, Edelise Acrobatica, Enel, Leonardo, Meyer Technimont, Poste Italiane, Savelo e Stellantis.

A cura di Maurizio Carta, inviato di Alliance News

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