Il presidente cinese Xi Jinping firmerà questa settimana un accordo con l’Italia per investire nella cosiddetta “Nuova Via della Seta” dalla Cina all’Europa. I cinesi investiranno nei porti italiani. A Bruxelles e Washington guardano la vicenda con sospetto.
Attualmente, la Cina ha investito in più di 40 porti lungo la rotta dalla Cina all’Europa. Lungo le coste dell'Africa orientale, in Pakistan e Sri Lanka, in Grecia e a Zeebrugge, in Belgio.
Per la Cina gli investimenti rientrano nel cosiddetto progetto Belt and Road. Attraverso questo progetto da un miliardo di dollari, la Cina vuole essere meglio collegata all’Europa via terra e via mare. L’Europa è un importante mercato di vendita.
Il presidente Xi
Questa settimana verranno aggiunti i porti italiani. Il Porto di Genova ha già annunciato che firmerà un accordo di cooperazione con la Cina. Il governo italiano porterà il presidente Xi a Palermo per suscitare il suo entusiasmo nei confronti di questo porto siciliano.
Nella lettera di intenti che verrà firmata giovedì potrebbero rientrare anche i porti di Trieste e Ravenna sull'Adriatico.
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I porti sperano di modernizzarsi ed espandere la propria capacità attraverso investimenti. A Trieste lo vogliono addirittura come il loro porto'Singapore Dall'Europa'.
Tuttavia gli investimenti in Italia sono visti con sospetto dal governo americano e dall’Unione Europea. Temono l’influenza politica che la Cina ottiene attraverso i suoi investimenti.
Lo dice il governo olandese VNO-NCW La Cina rimane titubante riguardo ai progetti cinesi a Rotterdam, nonostante la presenza di aziende cinesi da molto tempo Ansar Nella movimentazione dei contenitori.
Italia numero 3
Tra i Paesi del G7, l’Italia è il primo Paese a consentire ai cinesi di investire in importanti infrastrutture. Gli italiani lo vogliono, in parte perché il Paese sta soffrendo la terza recessione in un decennio.
La Cina commercia molto con l’Italia: il commercio tra i due paesi vale 50 miliardi di dollari. Le esportazioni di prodotti italiani verso la Cina crescono più rapidamente delle esportazioni di prodotti cinesi verso l’Italia.
Tuttavia, la Commissione Europea descrive la Cina come un “concorrente sistemico”. Reuters. La Commissione ha chiesto ai leader governativi di limitare l’influenza delle aziende statali cinesi nell’economia europea. L’Europa è frustrata Interruzione La Cina sta aprendo la propria economia, mentre il Paese sta effettuando acquisizioni in settori europei strategici.
Affari sospetti
Ci sono anche preoccupazioni sulla conformità degli investimenti nei porti italiani alle norme europee come le gare d’appalto. Esperienze in altri paesi mostrano che gli ordini vengono spesso inviati alle imprese edili cinesi in modo sospetto.
L'impresa edile statale CCCC ottiene il maggior numero di ordini e non sempre mantiene quanto promesso, come dimostrato tra l'altro Sri Lanka.
Tuttavia, il governo italiano afferma che garantirà che tutto segua le regole europee. Roma sottolinea che altri 13 Paesi dell'Unione Europea hanno già preceduto l'Italia.