Urbania, l’indirizzo delle vacanze dei Duchi di Urbino

Urbano Si trova al confine occidentale delle Marche, tanto lontano dal confine con la Toscana quanto lo è con il confine con l’Umbria. La città ha una storia turbolenta, ma è diventata famosa solo per le ceramiche maiolicate che provenivano da qui ed erano utilizzate da tutte le case reali e famiglie importanti d’Europa.

Urban è nato Castello Maturo Quotidiano In o intorno al VI secolo. era abitato da Guelfo, in Italia a quel tempo era uno dei due principali gruppi politici, e l’altro partito si chiamava Ghibellini Governò nei dintorni di Urbino. Entrambe le tribù erano di origine tedesca. Guelfi è il nome italiano della lingua Welvin. In Italia ci sono città come Perugia, Bologna, Firenze e Jeremy Famiglie bolognesiun e il Malatesta di Rimini e alcuni rami di Malaspina di origine welfica.

Calore Palazzo Ducale Van Urbana

a partire dal Gibblignin Venivano principalmente da Cremona, Siena, Arezzo, Parma e Jesse, dove nacque Federico II. Le famiglie ghibelline furono come i della Scala di Verona, i Lambertazi e i Carari di Bologna, i Visconti di Milano, gli Urbaldini del Mugello, i Bonconti di Siena, i Marchesi Aleramici del Monferrato e alcuni rami dei Malaspina.

Urbano

un po’ di storia

La città fu distrutta nel 1277 dai Ghibellini di Urbino e poi ricostruita secondo l’impianto urbanistico romano, con lunghi vicoli rettilinei, e strade principali caratterizzate da portici divise in quattro rioni: Porta Parco, Porta Celle, Ponte Vecchio, Porta Nuova. Gli stili architettonici risalgono a epoche diverse, ei costruttori dei Longobardi, Comasin, Fiorentini e Ceniz hanno fatto di Urbania un ricco centro d’arte e di storia.
Nel 1286 il nome fu cambiato in Castel Durante, dal nome dell’allora proprietario, un francese di nome Durand che pose le basi per la industria ceramica ceramic. essere visto https://visiturbania.com/it/attrazione/la-ceramica-di-casteldurate/

Veduta della città di Urbania con sullo sfondo Palazzo Ducale

Castello Durant Passerà di mano in mano nei prossimi anni. Dopo che l’ultima famiglia Brancolione fu cacciata dal cancello, i residenti chiedono se il duca di Urbino, della famiglia della Rovere, possa voler assumere l’amministrazione, dal momento che hanno già utilizzato il palazzo cittadino come casa di villeggiatura nella calda estate mesi. Nel palazzo è sepolto Francesco Maria II della Rovere. Nel 1631, un’altra grande potenza in Italia, lo Stato Pontificio, prese il potere e alla città fu dato il nome attuale Urbania, dal nome di Papa Urbano VIII. Il 23 gennaio 1944 il centro di Urbania fu sottoposto a un bombardamento che uccise 250 persone e distrusse gran parte della città.

Miulica in Durantini

Maiolica

Lui lei Museo Leonardi Ospitato in un ex palazzo vescovile, è un palazzo signorile di Urbania che fa risalire le sue origini al monastero benedettino di San Cristoforo del Ponte. Qui è conservata una rara collezione di porcellane che, grazie alle donazioni del compianto ceramista Don Corrado Leonardi, contiene numerosi esempi della tradizione durantino-urbana dal medioevo all’età moderna. La porcellana illustra tecniche e stili locali dal XIII al XX secolo, e vasi, brocche, bacinelle, manufatti di ornamento architettonico, anfore, acquasantiere e vasellame. Il complesso monastico fu fondato nel IX secolo come monastero benedettino a San Cristoforo. Nel 1636 Castel Durant fu eretto in diocesi da papa Urbano VIII e cambiò il nome in Urbania.

Nel XVI secolo casting, insieme a Urbino e Bizzarro alcuni dei più belli terracotta subordinare Rinascimento Si è distinto da Faenza E altri luoghi della maiolica italiana secondo i motivi e il genere pittorico-narrativo detto “storico”. All’epoca erano in uso oltre 40 forni e molti artisti chiamati Durantini provenivano da altre parti d’Europa. De Durantino Cipriano Piccolpasso scrisse nel 1548 i “Tre libri dell’arte della ceramica” in cui descriveva le regole ei segreti della lavorazione della ceramica. Urbania è uno dei 35 comuni che hanno ottenuto la certificazione DOC per la produzione ceramica. Le ceramiche di Urbania si trovano in L’Ermitage di San Pietroburgo, Lui lei Victoria Albert Museum di Londra, Lui lei Il Museo del Louvre a Parigi e il Metropolitana di New York.

comprensione

Elfi Silvani – Sproeksboss

Lui lei legno elfico Fa sognare i bambini e chi non ha smesso di credere alle favole. Bosco dei Folletti offre tante attività per tutta la famiglia: una passeggiata lungo il sentiero degli elfi, conoscenza della volpe Roxy, passeggiate a cavallo con gli asini, un percorso avventura e tante altre giostre

Befana

Casa della Befana

Dopo aver viaggiato sulla sua scopa volante, la Befana (una strega che il 5 gennaio porta doni ai bambini italiani) ha finalmente trovato casa dal 2016 ad Urbania, dove ogni anno si celebra in modo speciale l’Epifania. Una piccola casa nel centro storico, dove un’affascinante nonna accoglie i bambini di tutto il mondo. Gli interni della casa della Befana sono stati progettati dal designer cinematografico e televisivo Egidio Spugnini, detto Egidio da Casteldurante, insieme agli studenti dell’Accademia delle Arti e della Scuola di Scrittori di Urbino. Per ulteriori informazioni, vedere http://www.festadellabefana.com/

Palazzo Ducale

Palazzo Ducale

Il palazzo si estende su una superficie di oltre 6000 mq e vi si accede tramite a Rinascimento Cortile della seconda metà del XVI secolo, il portico pedonale contiene 22 colonne in calcare che ricordano il Palazzo Ducale di Urbino. Una scala conduce al piano nobile, dove il soffitto del salone delle cerimonie ha una volta a vela di Girolamo Genga e un podio a chiocciola di Francesco di Giorgio Martini.
A Ridderzaal troverai due globi famosi in tutto il mondo, il Globo dell’anno 1541 e il Globo celeste dell’anno 1551 di Fleming Gerhard Kremer (noto come Gerardo Mercatore 1512-1594). Sono molto rari e sono le principali attrazioni di Palazzo Ducale, il palazzo fu la residenza preferita dell’ultimo duca di Urbino, Francesco Maria II della Rovere, che vi morì il 23 aprile 1631. Per maggiori informazioni cfr. https://visiturbania.com/it/attrazione/palazzo-ducale/

Parco Ducale e Monastero di San Giovanni Battista

Barco Ducale

Il complesso originale del XIII secolo da lui costruito Franciscanen Van Castell Daily Ribe, come si chiamava all’epoca Urbania, purtroppo non esiste più. Erano fuggiti dalla città dopo la distruzione del 1277. I Conti di Brancalione offrirono ai monaci un bosco sulla penisola un chilometro a nord della città, che dopo essere stato ricostruito da un francese di nome Durand chiamato Casteldurante. Costruirono un piccolo eremo, dedicato a San Giovanni Battista (Giovanni Battista). Nel 1465 il duca di Urbino, Federico da Montefeltro, fece costruire un casino di caccia dal famoso architetto senese Francesco di Giorgio Martini, che lo chiamò Barco. Il complesso ha subito diversi rimaneggiamenti nel corso dei secoli. Come oggi la chiesa dei crociati latini al centro di un grande edificio che ospita l’ex monastero, è il risultato di rifacimenti effettuati nella seconda metà del Settecento. L’originale casino di caccia dei Duchi di Urbino si trova a 100 metri di distanza.

Il sito, secondo l’architetto Martini, aveva tutte le caratteristiche che dovrebbe avere un Parco ideale: un sito molto ampio, ricco di acque e boschi, e ben collegato al centro cittadino. Il Duca del Montefeltro può scegliere di raggiungere il casino di caccia su strada, oppure se vuole stupire i suoi ospiti, fare una crociera sul fiume Metoro. Aveva delle barche a sua disposizione che lo portavano dall’altra parte del fiume dalla sua villa in centro a Parco.

Localeta Porta Parco, 61049 Urbania B.U. Per ulteriori informazioni, vedere https://visiturbania.com/it/attrazione/barco-ducale/

Teatro Bramante

Urbania, come molti altri comuni delle Marche, ha nel centro storico un teatro, che da secoli allieta la vita dei suoi abitanti. Il primo teatro risale al XVI secolo, prima che si svolgessero le rappresentazioni nella piazza principale (oggi Piazza San Cristoforo) o nel Palazzo Ducale. L’attuale teatro fu costruito nella seconda metà dell’Ottocento e inaugurato nel 1864 con “Il Trovatore” di Verdi. L’attuale teatro prende il nome dal famoso architetto italiano Donato Bramante, originario di Urbania. La ricchezza di decorazioni e fregi ne fa uno dei teatri più belli e meglio conservati delle Marche.

Teatro Bramante

1 Piazza San Cristoforo, Urbania, PU 61049, Via Roma, 61049 Urbania PU

Altri edifici di interesse in Urban

Chiesa dei Morti

a partire dal Chiesa dei Morti Famoso per le mummie in fila qui. La combinazione unica di aria e terra in cui sono stati sepolti i corpi ha mummificato alcuni dei cadaveri, il che ha conferito a Urbania un fascino scioccante per il visitatore. Inoltre, il Chiesa di San Francesco, una delle più belle chiese barocche delle Marche; un po’ più lontano da Chiesa di S. Katrina, già sede Gilda degli artisti, interamente decorata da pittori, scultori, stuccatori e maiolicari locali. Sul Piazza della Libertà, è il Palazzo Comunale, sede della vita politica cittadina fin dal 1300. In Piazza Duomo si trova il Duomo, chiesa di origine preromanica che fu ristrutturata nel 1700.

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