A causa del Corona, Lampedusa può ospitare 90 rifugiati. Ce ne sono 1100

Continua a crescere il flusso di imbarcazioni in arrivo nel Sud Italia dal Nord Africa. Solo nel mese di luglio più di seimila migranti hanno attraversato il Mediterraneo. La crisi del Corona rende più complicata l’accoglienza dei migranti.

Angelo van Schaik

I centri di accoglienza a Lampedusa e in Sicilia soffrono di sovraffollamento e sempre più migranti cercano di fuggire dai centri. Il Viminale italiano parla di una situazione eccezionale.

Nella notte tra giovedì e venerdì sono arrivati ​​nuovamente sull'isola italiana di Lampedusa 13 piccole imbarcazioni e un peschereccio con a bordo 314 tunisini. Il sindaco della piccola isola è perplesso: a causa delle misure Corona, il centro di accoglienza del suo comune può ospitare solo novanta migranti. Sono più di 1.100.

I migranti vengono portati al centro di accoglienza.Foto dell'Agenzia France-Presse

Non molto meglio

La situazione non è molto migliore nei centri di accoglienza della Sicilia continentale. I centri di accoglienza di Gela, Caltanissetta e Porto Empedocle, sulla costa meridionale dell'isola più grande d'Italia, sono affollati. La settimana scorsa, quasi duecento migranti, la maggior parte dei quali tunisini, sono fuggiti dai centri di accoglienza. La polizia siciliana ha avviato una massiccia operazione di ricerca e ha riportato la maggior parte di loro nei centri di accoglienza. Ma all'appello ne mancano ancora 44.

Sul giornale appare la stessa ministra dell'Interno Luciana Lamorges Corriere della Sera Gravi preoccupazioni all’inizio di questa settimana. “Si tratta di un flusso incontrollato di migranti che può causare problemi di salute alle persone che vivono in prossimità dei centri di accoglienza”.

Nelle ultime settimane il numero dei passeggeri delle imbarcazioni nel Sud Italia è più che triplicato rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Solo nel mese di luglio sono arrivati ​​in Italia più di 6.000 migranti. Ciò riguarda soprattutto i tunisini che salpano da soli verso l'Europa su imbarcazioni relativamente potenti.

Il motivo per cui il leader dell'opposizione Matteo Salvini ha criticato la politica sull'immigrazione seguita dal governo Conte. “Sono chiaramente fuggiti dai campi di detenzione libici”, ha scherzato l’ex ministro degli Interni. E ha aggiunto: “Questo governo ha capito solo adesso, dopo settimane di silenzio, che deve fermare il flusso di profughi dalla Tunisia”.

Ciò riguarda soprattutto i tunisini che salpano da soli verso l'Europa su imbarcazioni relativamente potenti.  Foto dell'Agenzia France-Presse

Ciò riguarda soprattutto i tunisini che salpano da soli verso l'Europa su imbarcazioni relativamente potenti.Foto dell'Agenzia France-Presse

Privazione della libertà

Venerdì il Senato italiano deciderà se Salvini potrà essere perseguito per aver rifiutato l'ingresso nel porto di Lampedusa di una nave di un'organizzazione non governativa. Nell’agosto 2019, l’allora ministro ha permesso alla nave “Open Arms” con 107 migranti a bordo di galleggiare in mare aperto per venti giorni. È accusato di privazione della libertà. Salvini ora dice: “Sono sotto processo per aver protetto il confine”. “Sono orgoglioso di proteggere l’Italia e gli italiani, e lo farò ancora”.

I decreti sicurezza introdotti da Salvini da ministro sono ancora in vigore, ma non possono fare nulla contro le imbarcazioni tunisine. Lo scopo principale dei decreti era limitare il lavoro di ONG come Open Arms e Save the Children.

Nel frattempo continua l'afflusso eccezionalmente massiccio di migranti dalla Tunisia, che secondo l'attuale ministro dell'Interno Lamorgese è una conseguenza della pandemia di Corona. “La Tunisia sta attraversando una profonda crisi economica a causa dell’epidemia, che costringe le persone a partire in gran numero”.

La pandemia di Corona e le misure ad essa associate rendono l’accoglienza dei migranti più complicata del solito. La capacità di accoglienza è ridotta a causa delle regole sulla distanza e tutti i migranti devono essere sottoposti al test per il virus. Il Ministero degli Interni ha affermato che in totale sono stati effettuati più di 2.500 esami del sangue sui migranti e che il numero di casi positivi è rassicurantemente basso. Tutti i passeggeri delle navi, però, dovranno essere messi in quarantena per due settimane, motivo per cui il governo italiano sta seriamente cercando posti dove ospitarli.

ridistribuzione

Gli italiani chiedono sostegno anche all’Unione Europea, e il ministro degli Esteri Di Maio ricorda ai colleghi europei gli accordi raggiunti a settembre dello scorso anno sulla redistribuzione dei migranti. “La pandemia ha fermato questo processo di ridistribuzione, e ora è il momento di riprenderlo”. Egli ha inoltre sottolineato che tutti i tunisini ritorneranno in patria il più presto possibile. “La Tunisia è un paese sicuro e non c’è motivo di concedere asilo a queste persone qui”.

I voli di ritorno verso la Tunisia sono ora ripresi e il governo italiano si sta consultando con i colleghi tunisini su come arginare il flusso.

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