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In Nigeria, almeno decine di persone sono state uccise lo scorso fine settimana in attacchi contro villaggi cristiani nello stato di Plateau. Domenica scorsa l'esercito nigeriano aveva riferito che erano state uccise sedici persone, ma ora è emerso che ce ne sono molte di più.
Diverse autorità indicano che il bilancio delle vittime varia da circa 100 a più di 160 morti civili. Ci sono anche decine di feriti e dispersi.
Anche le organizzazioni umanitarie confermano gli attacchi ai villaggi. Almeno 140 persone sono state uccise nelle zone di Bokos e Barkin Ladi, ha riferito l'agenzia di stampa americana Associated Press, citando un portavoce della sezione locale di Amnesty International. La popolazione in queste aree amministrative è prevalentemente cristiana.
Incertezza sui responsabili
Durante gli attacchi gli autori hanno anche dato fuoco a case, motociclette e automobili. Secondo la polizia l'identità degli aggressori non è stata ancora identificata, ma la gente del posto accusa i pastori nomadi Fulani.
Questo è l'ultimo attacco di una serie di violenze tra pastori e agricoltori nel Paese. Il conflitto va avanti da decenni. I due gruppi, dove i pastori sono per lo più musulmani e gli agricoltori sono per lo più cristiani, discutono sulla scarsità di terra e acqua.
Bande armate
Bande armate attaccano regolarmente i villaggi, provocando molte vittime. Almeno 29 persone sono state uccise in attacchi avvenuti nella stessa zona a maggio. Talvolta anche i residenti vengono rapiti. Oltre alle bande, nella regione sono attivi anche gruppi terroristici islamici, come Boko Haram.
Tuttavia, anche gli attacchi da parte dell’esercito nigeriano contro le bande provocano regolarmente la morte di civili. All’inizio di questo mese, l’esercito nigeriano ha ucciso accidentalmente dozzine di civili in un attacco con droni. L'esercito voleva attaccare le bande, ma ha invece preso di mira un villaggio dove si stava svolgendo una celebrazione islamica.
