Il giudice e procuratore italiano Nicola Gratteri ritiene che i Paesi Bassi, insieme a Germania, Belgio e Francia, sottovalutino l’impatto dirompente della criminalità organizzata sulla società. Lo dice in una conversazione con Financial Times e RTL.
Secondo lui, i Paesi Bassi ‘Minimamente attrezzato’ per affrontare le bande criminali. “I paesi europei non hanno idea di cosa sia la mafia, o un pericoloso criminale, e di cosa sia capace”, ha detto Gratteri. Crede, tra le altre cose, che dovrebbero essere espressi giudizi più severi.
Gratteri è responsabile di uno dei più grandi processi contro la mafia italiana. Più di 350 membri della banda mafiosa della ‘ndrangheta sono sospettati di aver commesso vari reati, tra cui estorsioni, traffico di droga e abuso d’ufficio.
Perle logistiche
Città come Amsterdam, Rotterdam e Anversa, il giudice definisce “perle logistiche” ed “estremamente eccitanti” per i criminali. Soprattutto quando si tratta di transito di cocaina. La violenza criminale non riguarderà “uno spacciatore qua o là”, ma “il continuo indebolimento del sistema”.
Gratteri credeva che i pericolosi criminali del nord Europa potessero fare più facilmente quello che volevano. A differenza dell’Italia, le intercettazioni o il controllo di fondi criminali sono molto più difficili. Sembra che “in Germania si possa pagare facilmente un’Audi in contanti”. I cattivi preferirebbero essere in prigione qui che tornare in Italia.
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