Circa il 30% degli intervistati ha dichiarato di aver mangiato meno animali selvatici dalla crisi della Corona. La maggior parte delle persone, oltre il 60%, non ha mai mangiato animali selvatici.
Una piccola percentuale dei partecipanti ricerca Dice di consumare più prodotti dalla fauna selvatica.
I tipi più comuni di fauna selvatica sono uccelli, serpenti e tartarughe. Sono stati menzionati anche pipistrelli, zibetti e pangolini.
Le prime vittime nel mercato dei giochi
I primi casi di Coronavirus si sono verificati in un grande mercato nella città cinese di Wuhan, dove vengono scambiati questi tipi di animali. Si pensa che il virus abbia avuto origine perché è entrato nell’uomo dai pipistrelli tramite un “ospite intermedio” (forse un mangiatore).
Secondo una ricerca del WWF, è emersa una forte consapevolezza che l’interazione uomo-animale può portare a gravi focolai di malattie.
Quasi la metà (46 per cento) degli intervistati ricerca Cita la trasmissione della malattia da animale a uomo come la causa più probabile di future epidemie.
Affronta il commercio e la deforestazione
La maggior parte degli intervistati ritiene che la prevenzione di future epidemie inizi con l’affrontare le cause profonde, compreso il commercio ad alto rischio di fauna selvatica e la deforestazione.
I cinesi (91%) e vietnamiti (84%), in particolare, vedono la chiusura dei mercati della fauna selvatica come la misura più importante per prevenire nuove epidemie.
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