Gli italiani eleggono i nuovi sindaci: la prima prova del governo Draghi

È improbabile che Clemente vinca. Non è sostenuto da uno dei partiti principali, come il Partito Democratico di sinistra o la Lega di destra, che propone un candidato per comune.

Per questo queste elezioni sono importanti anche a livello nazionale: sono viste come una prova di forza tra i maggiori partiti. È la prima volta che gli elettori italiani riescono a far sentire la propria voce da quando il governo del primo ministro Draghi si è insediato a febbraio e ha avviato un ambizioso piano di ripresa dal Covid-19.

La Lega rimarrà popolare?

A giudicare dai recenti sondaggi, sembra che la Lega di destra di Matteo Salvini sarà severamente punita. Il partito è in crescita da anni, ma recentemente è stato superato dal partito più di destra Fratelli d’Italia, che non è al governo.

Alcuni sostenitori di Salvini stanno crollando a causa delle concessioni che sta facendo al governo, ad esempio per rendere obbligatorio il passaggio di Corona per quasi tutti gli italiani che lavorano. Inoltre, il partito soffre internamente di alcuni scandali. Il social media strategist di Salvini è stato recentemente arrestato dopo una festa della droga con due ragazzi rumeni.

Sembra ormai improbabile che tutte e cinque le grandi città avranno un sindaco di destra, come aveva predetto Salvini qualche mese fa.

D’altra parte, la popolarità di Draghi, che secondo recenti sondaggi gode della fiducia del 67 per cento degli elettori italiani, è sfruttata dai partiti di sinistra. Resta da vedere se questo si traduce in più sindaci e più influenza nel governo locale, oggi e domani. Nelle principali città, a ottobre potrebbe seguire un secondo turno di votazioni.

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