I giornalisti dei media pubblici italiani scioperano per l'influenza del governo Meloni – POLITICO

Il mese scorso, un autore importante Accusato La RAI è stata censurata dopo che è stato letto all'improvviso per “motivi editoriali” un monologo antifascista. Il monologo doveva essere trasmesso su RAI 3 il 25 aprile, giorno festivo che celebra la liberazione dell'Italia dal fascismo nel 1945.

Lo ha dichiarato in un comunicato il principale sindacato dei giornalisti della radio, Osegray Lunedi“Scioperiamo per difendere l’indipendenza del servizio pubblico radiotelevisivo e la sua indipendenza dal controllo degli spazi informativi da parte dei politici”.

La radio ha risposto di essere “impegnata a tutelare i valori del pluralismo e della libertà di espressione”.

Il governo Meloni, che ha rifiutato di commentare questa storia, è stato accusato di aver utilizzato strategicamente cause per diffamazione per mettere a tacere il dissenso dei media, comprese le denunce contro il quotidiano Domani e il giornalista Roberto Saviano.

Il cognato e ministro della Meloni, Francisco Lollobrigida, ha sporto denuncia penale contro un commentatore televisivo di La7, canale indipendente, per aver affermato che Lollobrigida parlava “come una donna”. Gauleiter“, riferendosi ai leader regionali del partito di Adolf Hitler.

Il ministro degli Esteri Antonio Tajani, del partito di centrodestra Forza Italia, che in precedenza ha lavorato come giornalista per la RAI, ha affermato che la presenza politica è sempre stata presente lì. Tajani ha detto lunedì in una conferenza stampa di aver lasciato la RAI anni fa perché il Partito Comunista Italiano stava registrando gli iscritti nei suoi studi di registrazione.

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