L’Arabia Saudita ha annunciato un cessate il fuoco unilaterale in Yemen. I ribelli Houthi, che da anni combattono la coalizione a guida saudita, hanno respinto la proposta. Secondo i ribelli, finché i porti e gli aeroporti sono chiusi, il cessate il fuoco non ha senso.
Il cessate il fuoco saudita è stato annunciato ieri sera. Un portavoce ha affermato che lo stato sta facendo ogni sforzo per rendere il cessate il fuoco un successo. “Stiamo creando un ambiente positivo durante il mese sacro del Ramadan per portare la pace e porre fine alla crisi”.
Secondo l’Arabia Saudita, la coalizione non effettuerà attacchi dopo le 5 del mattino, ora olandese. Non è noto quanto tempo debba durare il file. Inoltre, non è chiaro come reagirà la coalizione se i ribelli Houthi continueranno a combattere. Il cessate il fuoco unilaterale precedentemente annunciato non durò a lungo.
Soffrendo di ostacoli
Ore dopo l’annuncio dell’Arabia Saudita, i ribelli Houthi sostenuti dall’Iran hanno respinto il cessate il fuoco. Un funzionario Houthi ha descritto il cessate il fuoco come “privo di significato” fintanto che l’Arabia Saudita chiude l’aeroporto della capitale, Sanaa, e diversi porti del Paese. “Perché gli yemeniti soffrono il blocco molto più della guerra stessa”.
Ieri sono iniziate le consultazioni internazionali in Arabia Saudita sulla situazione in Yemen, dove dal 2015 è scoppiata una guerra civile. Oltre all’Arabia Saudita, partecipano Bahrain, Kuwait, Oman, Qatar ed Emirati Arabi Uniti. I ribelli Houthi si rifiutano di partecipare perché i colloqui si svolgono in Arabia Saudita.
La guerra civile in Yemen ha già causato centinaia di migliaia di vittime, in parte a causa di conseguenze indirette come fame e malattie.
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